14 arresti durante il blitz antidroga a Mestre: Legalità risponde presente, dichiara Zaia
Un’operazione della Polizia contro lo spaccio di droga nel quartiere Piave a Mestre ha portato all’arresto di quattordici persone, tra albanesi e italiani, e al sequestro di 30 chili di cocaina e 1,5 di eroina, oltre a immobili, auto e armi. L’operazione ha coinvolto ben 100 agenti ed è stata definita un duro colpo agli responsabili di uno dei reati più odiosi in assoluto, come lo spaccio di droga, che porta con sé un inaccettabile degrado sociale delle zone in cui operano questi ‘mercanti di morte’.
Il Procuratore Capo Bruno Cherchi, il Questore Gaetano Bonaccorso, il Prefetto Darco Pellos e tutti gli uomini e donne della Squadra Mobile di Venezia sono stati elogiati dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia per l’efficacia dell’azione. Zaia ha sottolineato l’importanza di rispondere alle proteste dei residenti di via Piave, che erano esasperati dalla presenza di spacciatori e prostitute nell’area. Il Governatore ha lodato gli inquirenti e le Forze dell’Ordine per aver dato una risposta immediata e decisa alle richieste della comunità locale.
Gli abitanti della zona hanno tutto il diritto di vivere in quartieri liberi da criminalità e prepotenze, e l’operazione della Polizia ha dimostrato che la legalità c’è e viene difesa con fermezza. Zaia ha espresso fiducia nel lavoro continuo delle autorità per mantenere alta la guardia contro attività illegali come lo spaccio di droga. Le indagini, estremamente complesse, erano già state avviate nel 2021 e hanno portato alla luce un’organizzazione criminale ben radicata nel quartiere Piave.
La foto diffusa dall’ufficio stampa della Polizia testimonia l’impegno e la determinazione delle forze dell’ordine nel contrastare il crimine organizzato e proteggere la comunità locale. La collaborazione tra le varie istituzioni e l’impegno costante nel monitorare le attività criminali hanno permesso di smantellare un’importante rete di traffico di droga che minacciava la sicurezza dei cittadini di Mestre.
L’arresto di quattordici persone e il sequestro di ingenti quantità di droga sono un segnale forte alle organizzazioni criminali che cercano di lucrare sulla sofferenza altrui. La comunità locale può guardare al futuro con maggior fiducia sapendo che le autorità sono impegnate a proteggerla e a garantire un ambiente sicuro e sano per tutti. La lotta contro il crimine non si ferma qui, ma continua con rinnovato impegno e determinazione per assicurare che la legalità prevalga sempre sulle attività illegali.
In conclusione, l’operazione della Polizia contro lo spaccio di droga a Mestre ha dimostrato che la collaborazione tra istituzioni e la determinazione nel contrastare il crimine sono fondamentali per proteggere la comunità e garantire un futuro migliore per tutti.