15 milioni di turisti attesi a settembre
Il turismo di settembre in Italia beneficia del clima caldo e delle tariffe vantaggiose, con previsioni di 15 milioni di turisti e 50,2 milioni di pernottamenti. Le imprese turistiche sperano di rafforzare l’occupazione e migliorare i tassi di prenotazione. Tuttavia, il trimestre estivo ha deluso le aspettative, con una contrazione della domanda interna, soprattutto nelle località balneari, termali e dei laghi. L’incremento del turismo internazionale non è sufficiente a compensare il calo interno. Le regioni del Nord Ovest registrano una stabilità o lieve crescita, mentre quelle del Nord Est e Centro segnalano cali significativi. La situazione migliore si riscontra nelle regioni del Sud e Isole.
Il turismo di settembre in Italia: previsioni e trend
Il mese di settembre si prospetta positivo per il turismo in Italia, con l’arrivo stimato di 15 milioni di turisti nelle strutture ricettive per un totale di 50,2 milioni di pernottamenti, in aumento dello 0,6% rispetto all’anno precedente. Questo trend è favorito dalle condizioni meteo calde e dalle tariffe convenienti da ‘bassa stagione’, che stanno attrattendo visitatori in cerca di un soggiorno a prezzi vantaggiosi.
Le previsioni più ottimistiche riguardano le imprese situate nelle città d’arte, nelle località rurali e di collina, con una crescita attesa rispettivamente del 2,4% e del 2,1%. Al contrario, alcune aree come le località marine, di montagna e del termale registreranno una contrazione della domanda. Questo si inserisce in un contesto più ampio di trimestre estivo deludente, con un calo complessivo dei pernottamenti e delle presenze degli italiani.
Il calo della domanda interna ha pesato sul settore turistico, in particolare sulle strutture balneari e sulla ristorazione. La riduzione della spesa da parte degli italiani ha portato a una diminuzione della durata media dei soggiorni e a una maggiore attenzione alle tariffe più contenute. Nonostante una buona performance del turismo internazionale, con un aumento degli stranieri stimato al +1,6%, il mercato italiano non è riuscito a compensare questo calo.
Le differenze regionali si evidenziano con il Nord Ovest che registra una stabilità o una leggera crescita, grazie all’aumento dei turisti stranieri, mentre il Nord Est segna il risultato peggiore con un calo consistente degli italiani. Il Centro e il Sud registrano rispettivamente una flessione dello 0,8% e dello 0,6%, con un calo degli italiani controbilanciato da un incremento degli stranieri. In questo scenario, le imprese turistiche cercano strategie per migliorare l’occupazione e attirare una clientela variegata in un mercato sempre più competitivo.
Turismo di settembre: previsioni e andamento
Il turismo di settembre sembra essere incoraggiato da un mix di meteo caldo e tariffe convenienti da bassa stagione. Secondo le previsioni del Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti, si prevede che circa 15 milioni di turisti arriveranno nelle strutture ricettive nel corso del mese, per un totale di 50,2 milioni di pernottamenti, registrando un aumento dello 0,6% rispetto all’anno precedente.
Le imprese turistiche sperano di migliorare ulteriormente i tassi di occupazione, in particolare con le decisioni last minute dei viaggiatori. Le tendenze più positive si registrano nelle città d’arte, dove si prevede un aumento del 2,4%, e nelle località rurali e di collina, con una crescita prevista del 2,1%. Le località dei laghi e quelle ad “altro interesse” dovrebbero registrare una leggera crescita, mentre si prevede una sostanziale stabilità o una leggera contrazione della domanda per le località marine, di montagna e termali.
Durante il trimestre estivo, la stagione turistica è stata al di sotto delle aspettative, con una diminuzione dello 0,7% dei pernottamenti rispetto all’anno precedente. Il calo della domanda interna, in particolare nelle località balneari, termali e dei laghi, ha pesato sui risultati complessivi. Le imprese della filiera turistica, inclusi gli stabilimenti balneari e la ristorazione, hanno risentito della minore capacità di spesa degli italiani, che hanno ridotto la durata dei soggiorni e cercato tariffe più convenienti.
Nonostante la contrazione del mercato interno, il turismo internazionale è aumentato del 1,6%, con un impatto positivo soprattutto sull’ospitalità alberghiera. Le regioni del Nord Ovest hanno registrato una leggera crescita grazie all’incremento dei turisti stranieri, mentre nel Nord Est si è registrato il risultato peggiore con un calo degli italiani. Le regioni del Centro e del Sud hanno riportato una diminuzione dei pernottamenti, anche se gli stranieri hanno mostrato un lieve aumento, a conferma di una situazione complessa determinata da diversi fattori.
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