SALERNO (ITALPRESS) – Una banda criminale è stata smantellata dai carabinieri per la fornitura di falsi permessi di soggiorno. Sedici misure cautelari sono state eseguite nella zona di Eboli, con l’aiuto delle autorità di Padova, Montella e Torre del Greco. Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere e altri reati legati all’immigrazione. L’organizzazione operava nel campo dell’emersione dal lavoro irregolare, richiedendo fino a 3 mila euro per l’elaborazione di permessi di soggiorno falsi. Alcuni membri del gruppo avrebbero anche appiccato un incendio per ottenere un risarcimento assicurativo.
Un’organizzazione criminale che forniva falsi permessi di soggiorno è stata smantellata dai carabinieri a Salerno. Sedici misure cautelari sono state eseguite dai militari della compagnia di Eboli, in collaborazione con altre unità carabinieri. Le misure includono custodia in carcere, custodia domiciliare e obbligo di dimora per gli indagati, che devono rispondere di associazione a delinquere e altri reati legati all’immigrazione e ai falsi documenti.
Gli investigatori hanno scoperto che l’organizzazione operava nella Piana del Sele, producendo documentazione falsa per favorire l’ingresso illegale di cittadini extracomunitari in Italia. Attraverso il decreto flussi ed emersione dal lavoro irregolare 2020, sarebbero state presentate 240 pratiche, di cui solo 9 hanno ottenuto il permesso di soggiorno. La somma richiesta per avviare l’iter delle pratiche di emersione dal lavoro irregolare era di circa 3 mila euro.
Due degli indagati hanno anche incendiato un’abitazione a Postiglione per percepire il risarcimento del danno, causando danni per 1,4 milioni di euro. La collaborazione tra le autorità ha permesso di smascherare quest’organizzazione criminale e mettere fine alle loro attività illegali.
I Carabinieri della compagnia di Eboli, insieme ai colleghi del Comando provinciale di Salerno e delle Compagnie di Padova, Montella e Torre del Greco, hanno smantellato un’organizzazione criminale che forniva falsi permessi di soggiorno. Sedici misure cautelari sono state eseguite, con due indagati in carcere, 11 in custodia domiciliare e 3 con obbligo di dimora. Tutti sono accusati di associazione a delinquere per vari reati, tra cui immigrazione clandestina e falsi documenti, con danni anche alle compagnie assicurative.
Gli investigatori hanno scoperto che l’organizzazione operava nella Piana del Sele, producendo documentazione falsa per favorire l’ingresso e la permanenza illegale nel territorio nazionale di cittadini extracomunitari. Utilizzando datori di lavoro e centri di assistenza compiacenti, avrebbero presentato 240 pratiche per il flusso stagionale 2020, di cui solo 9 hanno ottenuto il permesso di soggiorno. La somma richiesta per attivare le pratiche di emersione dal lavoro irregolare era di circa 3 mila euro, di cui una parte andava al datore di lavoro e il resto per i flussi stagionali.
Per ottenere il risarcimento del danno, due dei membri dell’organizzazione avrebbero incendiato un’abitazione a Postiglione, assicurata per 1,4 milioni di euro. L’operazione dei Carabinieri ha portato alla luce un sistema ben organizzato di frode e sfruttamento, con gravi conseguenze anche per le compagnie assicurative coinvolte. Sono in corso ulteriori indagini per individuare e punire tutti i responsabili coinvolti in questa attività illecita.
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