2 modi per liberare RAM su Mac
Un dispositivo lento non fa di certo piacere a nessuno. Quante volte ci capita di dover svolgere un lavoro importante e di essere obbligati a fermarci perché il nostro computer non reagisce come dovrebbe? Un dispositivo non più reattivo come dovrebbe, oltre ad essere frustrante, potrebbe portare a diversi problemi nella vita di tutti i giorni – magari, potrebbe portarci a perdere una scadenza importante. Per nostra fortuna, ci sono diversi modi per liberar ram sul nostro dispositivo informatico.
Innanzitutto, dobbiamo sapere cosa è la memoria RAM. L’acronimo, per chi non lo sapesse, sta per Random Access Memory, ed è fondamentalmente ciò che permette al computer di processare diverse informazioni contemporaneamente e gestire tutti i vari processi che accadono dietro lo schermo del nostro computer. Va da sé che un quantitativo maggiore di RAM permette di poter gestire più processi senza andare ad inficiare la qualità e la rapidità dei processi del nostro computer. I metodi più facili per poter liberare RAM consistono sicuramente nel riavviare il proprio dispositivo e nell’aggiornare fisicamente i propri banchi RAM. Nel primo caso, infatti, bisogna tenere a mente che un utilizzo prolungato, con il tempo, tende a riempire la cache del proprio dispositivo, portando ad un rallentamento generale dei processi, oltre che al suo surriscaldamento (con conseguenze spesso fatali, alla lunga, per il proprio computer). È buona norma, quindi, riavviare il proprio dispositivo almeno una volta la settimana, per poter assicurare ad esso una maggiore longevità e una salute migliore. Aggiornare fisicamente i propri banchi RAM, invece, è un’altra scelta tanto facile quanto dispendiosa. Anche se è ormai molto comune comprare dei prodotti che montano, di serie, dagli 8 ai 16 gigabyte di RAM, in base all’utilizzo che se ne va essa potrebbe non bastare. Diversi programmi di grafica, che sono i più utilizzati dagli utenti Apple, tendono a gravare vistosamente sulla memoria RAM del proprio computer. Aggiungendo dei banchi RAM ovvieremo, quindi, subito al problema.
Vediamo, ora, invece, altri due modi per poter liberare in tutta facilità (e senza spendere soldi) la memoria RAM sul proprio Mac. Entrambi fanno utilizzo di utility o accorgimenti che sono già presenti sul proprio dispositivo al momento di fabbricazione. Non bisognerà quindi installare nulla di nuovo.
1. Libera i processi attivi sul proprio Mac tramite Monitoraggio Attività
Avere molte applicazioni e processi attivi è una delle cose che più grava sui propri banchi di memoria RAM. Per poter controllare quante cose sono attive attualmente, possiamo scoprirlo rapidamente tramite l’applicazione Monitoraggio attività. Per accedere al Monitoraggio attività, dobbiamo innanzitutto entrare nella cartella Utility del nostro dispositivo, per poi aprire la cartella Applicazioni. Altrimenti, possiamo tranquillamente trovarla cercando direttamente “Monitoraggio Attività” con il nostro Spotlight. Una volta aperto il monitoraggio delle attività, ci troviamo di fronte ad una finestra con al suo interno cinque tabelle diverse: CPU, Memoria, Energia, Disco e Connessione. Nonostante tutte e cinque le tabelle mostrino diverse informazioni estremamente utili per la buona salute del proprio dispositivo – ed è infatti buona norma controllare spesso – non tutte sono utili allo stesso modo. Quella che a noi interessa di più è, ovviamente, la seconda: Memoria. Nella tabella “Memoria” troveremo tutte le informazioni su ciò che sta gravando sulla nostra memoria RAM. Qui, quindi, potremmo decidere quali applicazioni chiudere (magari quelle che non stiamo utilizzando in questo momento, o che non sono utili) e rendere la gestione dei processi del nostro computer nuovamente fluida.
2. Cerca di usare gli add-on del proprio browser il meno possibile
Anche se rendono la vita di un internauta tipico molto più semplice, le estensioni usate sui propri browser vanno a pesare sui nostri banchi di memoria RAM. Il consumo di memoria va, ovviamente, ad aggiungersi alla memoria che viene già occupata dal proprio browser. Alcuni di essi, di base, sono già più pesanti di altri: Google Chrome, su tutti, è uno di quelli che più va ad intaccare la propria memoria RAM. L’avere molte tabelle aperte, inoltre, grava ancora di più sulla propria memoria. Eliminando tutte le estensioni non necessarie sul nostro browser e lasciando solamente quelle che più ci interessano o che effettivamente ci servono. Avere diverse funzionalità che vanno a rendere la vita più semplice o, magari, rendono solamente più appagante visivamente la navigazione, non serve a nulla se poi il nostro dispositivo risulta inutilizzabile a causa dei diversi rallentamenti contro cui va incontro.