24 focolai di Peste Suina in Italia: “Prudenza necessaria di fronte alla situazione complessa”
La Peste suina africana continua a diffondersi in Italia, con 18 focolai in Lombardia, 5 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna. Il Commissario Filippini fa notare che pur essendo una situazione complessa, definirla drammatica è esagerato. Tuttavia, i veterinari pubblici sono in stato di agitazione per il gravoso lavoro aggiuntivo richiesto dalla gestione dei focolai. La Federazione medici veterinari Lombardia minaccia azioni sindacali se il lavoro non verrà riconosciuto. La situazione è resa più difficile dall’organico insufficiente e dal mancato riconoscimento del lavoro svolto durante l’emergenza del 2023.
Situazione della Peste suina in Italia
Attualmente in Italia sono presenti 18 focolai in Lombardia, 5 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna. Il Commissario Straordinario alla Peste suina africana, Giovanni Filippini, ha sottolineato che la situazione è complessa ma definirla drammatica è esagerato. C’è molta preoccupazione tra associazioni e allevatori, soprattutto in zone di restrizione soggette a misure specifiche.
La recente comparsa di nuovi focolai di Peste suina in Piemonte, come quello nella provincia di Vercelli, sta generando notevoli preoccupazioni per le conseguenze sanitarie, economiche e sociali che ne possono derivare.
I veterinari del Servizio sanitario regionale stanno affrontando un impegno gravoso per i controlli negli allevamenti e l’estinzione dei focolai. La Federazione medici veterinari Lombardia minaccia azioni sindacali se non verrà riconosciuto il lavoro aggiuntivo svolto dai veterinari pubblici.
Nella regione Lombardia, i veterinari delle agenzie di tutela della salute operano con organici insufficienti, nonostante il numero di focolai sia già il doppio rispetto al 2023. La Regione non ha ancora riconosciuto il lavoro aggiuntivo effettuato durante l’emergenza del 2023. Se la situazione non cambierà, la Fvm Lombardia potrebbe assumere iniziative sindacali per tutelare il diritto al giusto riconoscimento del lavoro svolto.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Settembre 2024, 15:33.
Situazione della Peste suina africana in Italia
Attualmente in Italia ci sono 18 focolai in Lombardia, 5 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna. Il Commissario Straordinario alla Peste suina africana, Giovanni Filippini, ha fatto il punto sull’andamento della situazione. Dichiarando che, nonostante la complessità della situazione, definirla drammatica sarebbe esagerato.
Il recente focolaio di Peste suina in Piemonte, nella provincia di Vercelli, ha sollevato preoccupazioni su quali potrebbero essere le conseguenze per gli allevamenti colpiti.
Il Commissario Filippini sottolinea che siamo di fronte a un’onda epidemica e che c’è grande preoccupazione da parte di associazioni e allevatori, soprattutto in zone di restrizione soggette a misure specifiche.
La ricomparsa della Peste suina africana negli allevamenti di suini domestici preoccupa per le possibili ricadute sanitarie, economiche e sociali. I veterinari del Servizio sanitario regionale stanno lavorando intensamente per i controlli sanitari e l’estinzione dei focolai, nonostante organici insufficienti. La Federazione medici veterinari Lombardia minaccia azioni sindacali se il lavoro aggiuntivo non verrà riconosciuto.
La Regione Lombardia non ha ancora riconosciuto il lavoro aggiuntivo dei veterinari durante l’emergenza del 2023. Se la situazione persiste, la Fvm Lombardia potrebbe proclamare lo stato di agitazione per tutelare il diritto al giusto riconoscimento del lavoro svolto. La situazione è in costante evoluzione e richiede un’immediata azione coordinata per contenere e contrastare la diffusione della Peste suina africana.
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