250 milioni di tagli ai Comuni nel Governo mani di forbice di Schlein
Il Partito Democratico ha tenuto una conferenza stampa a Roma per presentare l’iniziativa “Sociale, verde, giusta: l’Europa che vogliamo”. In questa occasione, Elly Schlein è apparsa in foto, insieme a Stefano Carofei, per illustrare la visione del partito per il futuro dell’Unione Europea.
Durante l’intervista al Corriere della Sera, Schlein ha criticato aspramente il governo di Giorgia Meloni, definendolo un “governo mani di forbice”. Ha evidenziato la gravità dei tagli di 250 milioni e ha sottolineato l’assurdità del criterio utilizzato, che colpisce in modo sproporzionato i Comuni che stanno investendo di più risorse del Pnrr. Questo rischio potrebbe compromettere i progetti di costruzione di nidi e case della comunità, poiché non vi sarebbero risorse per assumere personale educativo e sanitario. Schlein ha anche ricordato che i Comuni avevano già subito un taglio di 16 miliardi dal Pnrr, criticando Meloni per la sua politica di austerità.
Nel discutere della sanità, Schlein ha accusato il premier Meloni di mentire riguardo alla spesa sanitaria. Secondo la segretaria del Pd, la spesa sanitaria non deve essere valutata in valori assoluti, ma in rapporto al Pil. Schlein ha evidenziato che, da quando Meloni è al governo, la spesa sanitaria è diminuita ai livelli pre-pandemia e si prevede che raggiungerà il minimo storico degli ultimi vent’anni, con una percentuale del 6,2% del Pil nel 2027. Per risolvere questa situazione, Schlein ha proposto una legge che mira a portare la spesa sanitaria al 7,5% del Pil, in linea con la media europea, e a sbloccare le assunzioni nel settore sanitario.
Infine, Schlein ha sottolineato l’importanza di ridurre le liste d’attesa e di favorire la sanità pubblica rispetto al settore privato. Ha ribadito che la soluzione per migliorare il sistema sanitario italiano passa per un aumento degli investimenti e per un maggiore impegno nel garantire servizi di qualità per tutti i cittadini. La proposta di legge di Schlein ha già avuto il supporto di alcune maggioranze di destra a livello regionale e l’appello è stato lanciato affinché anche nel governo centrale venga considerata con serietà.