“Mappa del terrore” scoperta nel cervello, il luogo dei brutti ricordi

“Mappa del terrore” scoperta nel cervello, il luogo dei brutti ricordi

Una ricerca del Texas ha scoperto la “mappa del terrore“, il posto in cui il cervello conserva i ricordi più brutti. Una scoperta utile per la lotta contro le malattie degenerative del cervello.

Un’ équipe di studiosi della Rice University e del Baylor College of Medicine del Texas ha osservato un gruppo di topi da laboratorio per esaminare in che modo il cervello richiami le esperienze più brutte. L’obiettivo della ricerca è capire il perché malattie come l’Alzheimer blocchino i ricord, anche quelli più spiacevoli.

Il nostro cervello richiama continuamente i ricordi, le strade che percorriamo per andare a lavoro e per tornare a casa ad esempio. Ma quali segnali genera il cervello durante il richiamo delle nostre azioni quotidiane?

Durante la ricerca, i topi da laboratori hanno camminato lungo un corridoio. Dopo aver ripetutamente perlustrato tutto il percorso, i topi, al termine di un passaggio hanno ricevuto una leggera scossa elettrica. Gli studiosi hanno potuto esaminare che dopo l’esperienza spiacevole, i topi interrompevano prima il loro cammino per evitare proprio l’elettroshock.

La loro attività celebrale era monitorata dai ricercatori e dalla registrazione è emerso che nel momento del ricordo pauroso, i cervello dei roditori accendeva le cosiddette “cellule del luogo”. Dei neuroni specifici che rappresentavano il luogo fisico dell’esperienza terrificante. I topi quindi ripercorrevano mentalmente il percorso, ricordando il punto della scossa elettrica.

La ricerca è ancora in corso e i ricercatori vogliono ora scoprire se questi meccanismi siano alterati in casi di malattie degenerative del cervello. L’Alzheimer per esempio non cancella i ricordi ma rende impossibile il “richiamo”.

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