30 anni dopo la morte di Franco Fortini, Milano inaugura una targa commemorativa

30 anni dopo la morte di Franco Fortini, Milano inaugura una targa commemorativa

Milano ha commemorato Franco Fortini, figura di spicco della cultura italiana del Novecento, nel trentennale della sua scomparsa. Poeta, critico letterario e traduttore, Fortini ha vissuto a Milano per oltre 30 anni, lasciando un segno indelebile nella città. L’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, ha elogiato la sua opera, che unisce impegno civile e profondità lirica, offrendo una riflessione sulle ingiustizie del mondo. La presentazione del libro “Allora comincerò… Franco Fortini nel ricordo dei suoi studenti” ha raccolto le testimonianze di chi ha avuto il privilegio di essere allievo del poeta, consolidando così il suo impatto duraturo sulla cultura italiana.

La commemorazione di Franco Fortini a Milano

Milano ha recentemente commemorato Franco Fortini in occasione del trentennale della sua scomparsa. Poeta, saggista, critico letterario e traduttore, Fortini è stato una figura di spicco nella cultura italiana del Novecento. Dopo la guerra, si trasferì a Milano dove visse fino alla sua morte, lasciando un’impronta profonda nella città.

Una targa commemorativa è stata posta in via Legnano 28, dove ha vissuto con sua moglie per oltre 30 anni. All’evento hanno partecipato diverse personalità, tra cui l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, e rappresentanti della Fondazione Franco Fortini. Durante la cerimonia, l’insegnante e poetessa Letizia Gozzini ha reso omaggio a Fortini leggendo una delle sue poesie più rappresentative, evidenziandone l’intensità e il valore simbolico.

Fortini è stato non solo un poeta e intellettuale di grande rilievo, ma anche un testimone critico delle trasformazioni del Novecento. La sua opera unisce impegno civile e profondità lirica, offrendo una riflessione sulla società e sulla cultura. A Milano, città di fermento intellettuale, Fortini ha trovato ispirazione per le sue opere, collaborando con importanti riviste e interrogandosi sul rapporto tra modernità e giustizia sociale.

La commemorazione di Franco Fortini è proseguita con la presentazione del libro “Allora comincerò… Franco Fortini nel ricordo dei suoi studenti”, che raccoglie le testimonianze di coloro che hanno avuto il privilegio di essere suoi allievi. L’evento si è svolto in collaborazione con il Comune di Milano e ha visto la partecipazione di numerosi appassionati della sua opera, confermando l’importanza e l’attualità del suo messaggio.

Milano celebra Franco Fortini a trent’anni dalla sua scomparsa

Milano ha voluto ricordare Franco Fortini in occasione del trentennale della sua scomparsa, omaggiando così uno dei personaggi più importanti della cultura italiana del Novecento. Poeta, saggista, critico letterario e traduttore, Fortini ha lasciato un segno indelebile nel panorama culturale del nostro Paese. Il suo impegno civile e la profondità lirica delle sue opere continuano a ispirare generazioni di artisti e studiosi.

L’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, insieme a Luca Daino e Letizia Gozzini, hanno partecipato all’evento commemorativo, tenutosi a Milano dove Fortini ha vissuto gran parte della sua vita. La targa posta in via Legnano 28, dove il poeta ha abitato con la moglie Ruth Leiser, è un segno tangibile dell’eredità lasciata da Fortini alla città, che lo ha visto protagonista di numerosi dibattiti e confronti intellettuali.

Durante la serata di presentazione del libro “Allora comincerò… Franco Fortini nel ricordo dei suoi studenti”, si sono susseguite testimonianze emozionanti di chi ha avuto il privilegio di essere allievo del poeta. Il volume, curato con cura da Lauretta D’Angelo, Paolo Massari e Lorenzo Pallini, rappresenta un omaggio sincero a un maestro che ha saputo trasmettere ai suoi studenti non solo conoscenze letterarie, ma anche valori etici e umani fondamentali per la formazione di individui consapevoli e responsabili.

La figura di Franco Fortini continua a vivere nel cuore degli italiani, attraverso la sua poesia e i suoi scritti che rimangono attuali e profondi come allora, offrendo spunti di riflessione ancora oggi. La sua voce si fa sentire ancora oggi, a trent’anni dalla scomparsa, come un faro di cultura e impegno che continua a illuminare il cammino dei lettori e dei cittadini di Milano e non solo.

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