Vaccinazioni in calo: sempre più bambini ammalati nelle scuole

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Il numero dei vaccini è in calo, lo confermano i dati dell’Istituto di Sanità. Si ammalano sempre più bambini ma i genitori rifiutano le profilassi.

Gli ultimi dati elaborati dall’assessorato alla Sanità sono aggiornati fino a marzo 2017 e dimostrano che in Italia ci sono sempre più bambini ammalati. I nati nel 2013 sono stati vaccinati solo per il 93,4 per cento, quelli del 2014 per il 92,4. La perdita dell’1% preoccupa gli esperti. Il numero delle vaccinazioni esavalente, da somministrare con tre dosi a partire dal terzo mese di vita, è in discesa:gli ultimi nati sono stati meno protetti dalla poliomielite (92,9 per cento contro il 94), dall’epatite B (91,8 per cento contro il 93,6). Tutto succede perché i genitori scelgono di non vaccinare i propri figli.

A Milano

In un asilo nido del capoluogo lombardo si sono verificati ben 12 casi di morbillo. Questo è avvenuto perché i bambini non protetti dal vaccino, per volontà di mamma e papà hanno contagiato gli altri compagni d’asilo più piccoli e non ancora vaccinati. A scuola viene messa a rischio anche la salute delle insegnanti. A Milano infatti due maestre di 38 e i 40 anni si sono ammalate di morbillo perché anche loro prive di vaccinazione. Non vaccinare i bambini può comportare diverse complicazioni come la polmonite, epatite, encefalite e convulsioni.

L’epidemia all’asilo nido dovrebbe sensibilizzare i genitori perché come dicono gli studiosi: “Vaccinarsi non è solo un modo per proteggere se stessi, ma anche un atto di responsabilità collettivo: altrimenti io rischio di fare pagare agli altri le mie scelte”.

Un caso politico

Il primo giugno dello scorso 2016 Patto Civico e Pd hanno depositato un disegno di legge per rendere obbligatorie le vaccinazioni per l’iscrizione all’asilo nido. Secondo la norma, la mancata certificazione del vaccino avrebbe comportato il rifiuto di ammissione del bambino a scuola. In Emilia Romagna è già stata approvata una legge in questa direzione. Nonostante siano passati quasi dieci mesi, la politica non sembra essere d’accordo all’obbligo delle vaccinazioni. “Meglio convincere i genitori” afferma l’assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera.

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