4 milioni di euro destinati ai Comuni più colpiti dalle servitù militari

4 milioni di euro destinati ai Comuni più colpiti dalle servitù militari

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La Giunta della Regione Sardegna ha deliberato di stanziare oltre 4 milioni di euro per il 2023 a favore dei Comuni che sono maggiormente esposti dalle servitù militari sull’isola. Queste risorse saranno destinate alla realizzazione di opere pubbliche e servizi sociali nelle quattro principali “macro aree” interessate: La Maddalena, il Poligono di Capo Frasca – Aeroporto di Decimomannu, il Poligono di Salto di Quirra – Capo San Lorenzo e il Poligono di Capo Teulada.

La governatrice Alessandra Todde ha sottolineato che i fondi stanziati sono più che raddoppiati rispetto agli anni precedenti, passando da circa 5 milioni di euro per un triennio a oltre 4 milioni solo per l’anno 2023. Questo significa un incremento significativo delle risorse disponibili per affrontare le problematiche legate alle servitù militari sul territorio.

I criteri utilizzati per quantificare i contributi da corrispondere alle aree interessate sono diversi e includono il numero di giornate/anno di utilizzazione dei poligoni di tiro, delle aree di sgombero e delle servitù militari proprie. Inoltre, vengono considerate anche la superficie dei poligoni di tiro, le giornate/anno di utilizzazione delle aree addestrative per attività non a fuoco e le superfici di utilizzazione delle aree addestrative per attività non a fuoco.

Gli apporti finanziari derivanti dagli stipendi del personale militare e civile sono un ulteriore elemento preso in considerazione per determinare l’ammontare dei contributi destinati alle aree interessate. Questo approccio permette di garantire una distribuzione equa delle risorse e di assicurare che i Comuni maggiormente esposti alle servitù militari possano beneficiare di un sostegno economico adeguato per affrontare le sfide connesse a questa situazione.

La Regione ha specificato che queste risorse verranno impiegate in modo mirato per migliorare le infrastrutture pubbliche e i servizi sociali nelle aree interessate, garantendo così un migliore livello di qualità della vita per i residenti e riducendo l’impatto negativo delle servitù militari sull’ambiente e sul territorio.

In conclusione, l’incremento dei fondi stanziati per affrontare le problematiche legate alle servitù militari in Sardegna dimostra l’impegno della Regione nel sostenere i Comuni esposti a tali situazioni e nel promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio. La collaborazione tra le istituzioni locali e regionali è fondamentale per garantire una gestione efficace delle servitù militari e per favorire una crescita armoniosa e equilibrata delle comunità coinvolte.

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