4 persone coinvolte in un’indagine relativa al sito web Biccy.it
La Procura di Milano ha chiuso le indagini preliminari su Chiara Ferragni e altri per truffa aggravata legata a pubblicità ingannevole di prodotti come il pandoro Pink Christmas Balocco e le uova di Pasqua-Dolci Preziosi. Gli indagati sono Chiara Ferragni, Alessandra Balocco, Francesco Cannillo e Fabio Damato. Ferragni non ha commentato direttamente, ma i suoi avvocati si sono detti fiduciosi. La procura sostiene che le indagini hanno rivelato comunicazioni decettive per ingannare i consumatori. Ferragni ora ha 20 giorni per presentare prove per dimostrare l’innocenza, altrimenti i pm procederanno con la richiesta di processo.
Indagini chiuse per Chiara Ferragni: cosa succederà ora?
La Procura di Milano ha ufficialmente concluso le indagini preliminari riguardanti Chiara Ferragni e altre persone per presunta truffa aggravata. Si tratta di un’inchiesta coordinata dal pm Cristian Barilli e dall’aggiunto Eugenio Fusco, condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza. A essere indagati sono Chiara Ferragni, Alessandra Balocco, Francesco Cannillo e Fabio Damato per presunta pubblicità ingannevole legata alle vendite di alcuni prodotti tra il 2021 e il 2022.
La digital influencer non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione in merito, ma i suoi avvocati sono fiduciosi che la sua innocenza verrà dimostrata durante il processo. La procura afferma che le indagini hanno permesso di individuare una strategia volta a ingannare i consumatori riguardo al legame tra le vendite pubblicizzate e le iniziative benefiche promosse.
Secondo quanto riportato da RaiNews, la difesa ha 20 giorni di tempo, dopo la chiusura dell’inchiesta, per presentare documenti o memorie al fine di dimostrare l’innocenza dell’indagato o l’infondatezza delle accuse. In caso contrario, i pubblici ministeri proseguiranno con una richiesta di rinvio a giudizio o citazione diretta a giudizio.
Il destino di Chiara Ferragni ora dipenderà dalle mosse della sua difesa e dall’esito del processo che verrà avviato a seguito delle indagini preliminari. Resta da vedere come si evolverà questa vicenda e se la digital influencer riuscirà a dimostrare la sua innocenza di fronte alla legge.
La chiusura delle indagini preliminari nei confronti di Chiara Ferragni
La Procura di Milano ha ufficialmente chiuso le indagini preliminari riguardanti Chiara Ferragni e altri tre indagati per presunta truffa aggravata legata all’accusa di pubblicità ingannevole. Il caso riguarda le vendite del pandoro Pink Christmas Balocco e delle uova di Pasqua-Dolci Preziosi, accusate di essere mascherate come iniziative benefiche tra il 2021 e il 2022. I quattro indagati includono Chiara Ferragni, Alessandra Balocco, Francesco Cannillo e Fabio Damato.
Al momento, Chiara Ferragni non ha rilasciato dichiarazioni in merito, ma i suoi avvocati si sono espressi fiduciosi riguardo alla sua innocenza durante il processo. La difesa prevede di dimostrare che la vicenda non ha rilevanza penale e che le problematiche sono già state affrontate in sede di Agcom. Si prevede un confronto con i pubblici ministeri e la speranza di una conclusione favorevole per Chiara Ferragni.
Secondo la Procura, le indagini hanno evidenziato la diffusione di comunicazioni ingannevoli volte a trarre in inganno i consumatori riguardo al legame tra gli acquisti dei prodotti e le iniziative benefiche. Si attende ora la fase successiva del processo dove la difesa avrà 20 giorni per dimostrare l’innocenza degli indagati o l’insussistenza delle accuse.
Rimane quindi da vedere come si evolverà la vicenda per Chiara Ferragni e gli altri indagati, con la possibilità che i pm procedano con la richiesta di rinvio a giudizio o la citazione diretta a giudizio in caso di mancata archiviazione.
Non perderti tutte le notizie di gossip su Blog.it