Agli Oscar trionfo per “Coda” e Will Smith, italiani a mani vuote
ROMA – Contro ogni aspettativa, ma in linea con gli ultimi pronostici, il miglior film agli Oscar 2022 è “Coda”, remake americano di La famiglia Bèlier.
Il film si è portato a casa anche altri due premi alla 94ma edizione degli Academy Awards: miglior attore non protagonista a Troy Kotsur, secondo attore sordo della storia, dopo Marlee Matlin ( che in Coda interpreta sua madre) a vincere una statuetta e Miglior Sceneggiatura non originale.
Il premio più ambito porta per la prima volta Apple, distributore di Coda, a superare i giganti dello streaming Netflix e Amazon Prime Video, segno di uno sforzo produttivo e distributivo che sta vedendo i suoi frutti.
Nessuna sorpresa invece per la già pre-annunciata statuetta a Will Smith che dopo aver sfiorato molte volte l’Oscar, se lo porta finalmente a casa per la sua interpretazione di Richard Williams, padre delle stelle del tennis Serena e Venus in King Richard.
L’arrivo di Smith sul palco porta però con sè qualche reazione accorata.
L’attore si “confronta” con Chris Rock che aveva fatto una battuta poco felice sul look G.
I.
Joe della moglie Jada Pinkett Smith, affetta da alopecia, dandogli uno schiaffo e intimandogli di non nominarla.
La miglior attrice di questa edizione è stata Jessica Chastain per “Gli Occhi” di Tammy Faye, mentre Ariana De Bose ha sbaragliato la concorrenza per il premio come miglior attrice non protagonista nel ruolo di Anita in “West Side Storyun”.
Il vero trionfo, per le donne agli Oscar, è anche quello di Jane Campion che vince miglior regia per “Il potere del cane”, diventando “solo” la terza donna a vincere un Oscar in questa categoria.
Nulla di fatto per il nostro Paolo Sorrentino e il suo film autobiografico “E’ stata la mano di Dio”.
Il regista ha dovuto cedere al favoritissimo “Drive my car” di Ryusuke Hamaguchi.
Neanche gli altri italiani in gara, Massimo Cantini Parrini per i costumi di “Cyrano” ed Enrico Casarosa per “Luca” sono riusciti purtroppo a guadagnarsi l’Oscar.
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