Covid, indice Rt stabile e occupazione intensive e ricoveri in calo
Bologna.
Covid-19 , aumentano i ricoveri in terapia intensiva all’Ospedale maggiore (Bologna – 2021-12-26, gianni schicci) p.
s.
la foto e’ utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate
ROMA – Secondo i dati del monitoraggio della cabina di regia del ministero della Sanità e dell’Istituto Superiore di Sanità, nel periodo dal 6 al 12 maggio scende l’incidenza settimanale a livello nazionale: 458 ogni 100.
000 abitanti, rispetto a 559 ogni 100.
000 abitanti del periodo 29 aprile-5 maggio.
Nel periodo 20 aprile-3 maggio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,96 (range 0,89- 1,01), sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente.
L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica e in calo rispetto alla settimana precedente: 0,84 (0,82-0,87) al 3 maggio rispetto a 0,91 (0,88-0,94) al 26 aprile.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 3,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 12 maggio) rispetto al 3,7% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 5 maggio).
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 12,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 12 maggio) rispetto al 14,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 5 maggio).
Nessuna regione/provincia autonoma è classificata a rischio alto.
Tre regioni sono classificate a rischio moderato, di cui due per molteplici allerte di resilienza; le restanti regioni/province autonome sono classificate a rischio basso.
Tredici regioni/province autonome riportano almeno una singola allerta di resilienza.
Due regioni riportano molteplici allerte di resilienza.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (13% contro il 12% della scorsa settimana).
Anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi rimane sostanzialmente stabile (43% rispetto al 42%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% contro il 46%).
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-foto Agenzia Fotogramma-