Sanità, Speranza “Più medici e 1 miliardo alle Regioni”
Conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri che ha deliberato la fine dello stato di emergenza e l’ allentamento delle misure di sicurezza contro il Covid-19 nella foto Roberto Speranza (ROMA – 2022-03-17, Stefano Carofei) p.
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la foto e’ utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate
ROMA – “E’ un problema che viene da lontano ed è stato ulteriormente complicato dal Covid.
Abbiamo già indirizzato un miliardo di euro, in due tranche, alle Regioni per affrontarlo e ci aspettiamo di vedere presto i risultati.
La questione attese è legata al numero di medici più che alle attrezzature.
Sul personale abbiamo avviato un’operazione mai vista”.
Lo afferma il ministro della Salute, Roberto SPeranza, in un’intervista a la Repubblica.
“I medici non si comprano sul mercato internazionale, come i camici o i respiratori.
O li hai formati con una programmazione pluriennale o non li hai.
Noi negli ultimi due anni abbiamo finalmente investito come si doveva.
Per l’immediato il miliardo in più servirà a comunque a recuperare con interventi straordinari”.
In merito alla lotta al Covid “abbiamo già messo molte risorse al di fuori del fondo sanitario nazionale per la pandemia.
Ne servono ancora e le troveremo.
Sono stati anni difficili e avremo altre spese, ad esempio per i vaccini.
Ma non è accettabile che il dibattito non tenga conto di un dato di realtà: così tanti soldi sulla sanità non sono mai stati messi”.
Con riferimento al Pnrr il ministro ha detto: “Arriveranno 20 miliardi.
Poi ci sono 625 milioni che per la prima volta la programmazione europea riserva al Pon salute, per le aree svantaggiate.
Quei soldi vanno al Sud e serviranno anche a recuperare gli screening oncologici saltati”.
Sulla crisi dei pronto soccorso ha affermato: “Abbiamo fatto un primo passo stanziando 90 milioni e istituendo una nuova indennità specifica per chi lavora al pronto soccorso.
Sono prime risorse, cercheremo di trovarne altre ma si tratta di un segnale: diciamo ai lavoratori che siamo consapevoli delle loro difficoltà.
Poi avrà un ruolo fondamentale il Pnrr”.
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-foto Agenzia Fotogramma-