L’arte della pizza: dalle origini ad oggi

L’arte della pizza: dalle origini ad oggi

La pizza è oggi uno dei marchi più importanti della gastronomia italiana. Le sue origini sono molto lontane, un intreccio di storia e leggenda che risale addirittura al Neolitico, dove gli uomini primitivi preparavano una focaccia grazie alla scoperta della cottura sulla pietra.

Ormai oggi la sua preparazione è un’arte e i mastri fornai conservano gelosamente tutti i segreti per preparare la pizza napoletana come vuole la tradizione. Ma qual è la storia e il percorso che un piatto semplice come la pizza ha seguito per arrivare a essere oggi uno dei piatti emblematici dell’Italia in tutto il mondo?

Le origini orientali della pizza

Nonostante sia un piatto italiano, l’antenato della pizza è una focaccia che veniva cotta su pietra con cereali tostati nella zona del Vicino Oriente. Con la scoperta del lievito da parte degli Egizi, comincia la storia della pizza. Gli impasti dei cereali, una volta cotti, risultavano morbidi e leggeri, facendo diffondere la cucina del pane.

La pizza dell’antica Roma

Con il passare del tempo, i contadini romani impararono a creare la farina a partire dal farro, cominciando a impastare i chicchi di frumento con acqua, sale e erbe aromatiche. Era questa la base delle prime focacce rotonde che i romani cuocevano al calore della brace. Risale perciò all’antica Roma il primo utilizzo di dischi di pane adibiti a contenere pietanze sugose. Ma la strada per la pizza di oggi è ancora lunga.

Le prime testimonianze storiche vedono l’entrata di alcuni termini derivanti dall’invasione dei Longobardi, che iniziano a chiamare “bizzo” questa focaccia, ovvero “morso”. Da morso a boccone e da pane a focaccia si sussegue un’evoluzione della pietanza di farina. Ma è verso l’anno Mille che compare il termine “pizza” in documenti ufficiali: in Abruzzo, a Penne, si parla di “pissas”, prodotti da forno del centro-sud.

La pizza a Napoli

È nel 1535 che il saggista Benedetto Di Falco scrive che la “focaccia in napoletano è detta pizza” nella sua Descrizione dei luoghi antichi di Napoli. È così che in Campania parte l’evoluzione della pizza senza più fermarsi. In poco tempo l’olio di oliva sostituisce lo strutto, mentre vengono aggiunti nuovi ingredienti come il formaggio. Dopo il 1600 arrivano il basilico e il pomodoro a guarnire questa pietanza, ma ci vorranno ancora un paio di secoli affinché la pizza passi dalla pietanza del popolo povero a essere un piatto gustato anche da baroni e regnanti, quando la mozzarella arriva a conquistare il suo posto nella ricetta.

La prima ricetta della pizza come la conosciamo oggi risale al 1858 in un trattato di Napoli. La diffusione porta la pizza a essere approvata ufficialmente nel 1889, in occasione della visita del Re Umberto I e sua moglie Margherita a Napoli. È qui che ha origine la storia della pizza Margherita, diventato lo stendardo di questo piatto che oggi rappresenta l’orgoglio della cucina napoletana e italiana.

La pizza di oggi

Tra ‘800 e ‘900 ormai la pizza era molto conosciuta, ma il vero boom di diffusione avviene dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando le persone emigrano al Nord per cercare fortuna, portando la ricetta della pizza pian piano in tutta la penisola. Dopo gli anni ’60 la pizza arriva all’estero, ormai con le più svariate farciture, diventato ormai un piatto di cui oggi nessuno riesce più a fare a meno.

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