Prega per la pace in Ucraina, Israele e Palestina
A Roma, durante l’udienza generale di stamane in Vaticano, Papa Francesco ha voluto ricordare l’importanza della festa della Pasqua. Questo momento speciale porta con sé un messaggio di speranza e di rinascita, ma non dobbiamo dimenticare le sofferenze dei malati, dei poveri e degli emarginati che affrontano quotidianamente le proprie battaglie.
Durante la sua allocuzione, il Santo Padre ha voluto rendere omaggio alle vittime innocenti delle guerre, auspicando che il Cristo, con la sua Resurrezione, possa concedere a tutti la pace e la consolazione necessarie per affrontare le sfide della vita. È importante avere presente anche coloro che in silenzio soffrono a causa dei conflitti armati, delle disuguaglianze sociali e degli abusi di potere.
Papa Francesco ha esortato i fedeli di lingua araba a tenere viva la speranza della pace e della riconciliazione, pregando affinché il Signore possa portare la felicità e la tranquillità nei cuori di tutti, specie in momenti di crisi e di divisione. La Pasqua è un periodo di riflessione e di solidarietà, un’occasione per unire le persone nel nome della fraternità e della solidarietà.
Il Pontefice ha quindi chiesto ai presenti di elevare una preghiera per la pace, affinché possa regnare in Ucraina, un paese martoriato dalle violenze e dalle distruzioni dei conflitti armati. Ha invitato anche ad invocare la pace in Israele e Palestina, due terre che da anni sono teatro di scontri e tensioni.
Infine, Papa Francesco ha espresso il desiderio che il dono della Pasqua possa portare la pace a tutti, come segno di speranza e di rinnovamento. In un mondo segnato da divisioni e conflitti, è fondamentale avere fede nel messaggio di amore e di misericordia che la Resurrezione di Cristo porta con sé.
In conclusione, il Santo Padre ha incoraggiato i presenti a diffondere il messaggio di pace e di fraternità, a lavorare per la giustizia e per la solidarietà, affinché la Pasqua possa essere davvero un momento di rinascita e di riconciliazione per tutti i popoli del mondo.