Giovanni Gentile, Sangiuliano: Importante riconoscere il valore dell’azione culturale
Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato l’importanza di Giovanni Gentile come uno dei più importanti filosofi europei del Novecento insieme a Benedetto Croce. La sua opera teorica continua a fornire spunti rilevanti, come il richiamo al Risorgimento o il valore della comunità individuato nel saggio postumo “Genesi e struttura della società italiana”. Il titolo stesso del saggio, “Scendere per strada”, riflette la visione di Gentile e la sua volontà di portare la cultura direttamente al popolo.
La mostra “SCENDERE PER STRADA. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica”, inaugurata a Roma presso l’Istituto Centrale per la Grafica, presenta settantacinque opere originali e riproduzioni provenienti da varie istituzioni. L’esposizione si articola in tre sale per mostrare l’ampia azione di politica culturale intrapresa da Gentile durante la sua vita.
La mostra ricorda Gentile nell’anniversario degli ottant’anni dalla sua morte, offrendo un percorso che inizia con una sezione dedicata alla sua biografia e momenti cruciali della sua carriera accademica e politica. Si passa poi a esaminare le istituzioni che egli ha promosso e diretto negli anni Venti e Trenta.
La prima sala della mostra mette in luce l’importanza dell’Enciclopedia Italiana, del Centro Nazionale di Studi Manzoniani, dell’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente e dell’Istituto Italiano di Studi Germanici. Gentile intendeva attraverso queste istituzioni ampliare gli orizzonti della cultura italiana al di là dei confini nazionali.
La seconda sala si concentra su altre istituzioni culturali legate a Gentile, come la Scuola Normale Superiore di Pisa e l’Accademia Nazionale dei Lincei. In questa sezione si approfondisce anche la Riforma Gentile del 1923, che ha dato vita a una scuola selettiva e gerarchica basata su tradizioni storiche e studi umanistici. Viene inoltre esaminato l’Istituto Nazionale fascista di cultura e la morte del filosofo per mano di partigiani fiorentini nel 1944.
La terza sala ospita un video immersivo con immagini d’epoca per coinvolgere il visitatore nella biografia intellettuale e politica di Gentile. Andrea De Pasquale, Direttore generale dell’Educazione, ricerca e istituti culturali, ha dichiarato che la mostra mira a presentare la vita e l’opera di Gentile in modo laico, mettendo in evidenza il suo ruolo nell’organizzazione della cultura italiana.
Il coordinatore del Comitato scientifico, Giuseppe Parlato, ha sottolineato che, nonostante il suo coinvolgimento nel fascismo, Gentile ha contribuito significativamente alla modernizzazione della società italiana attraverso nuove relazioni tra Stato e cultura. Anche nel secondo dopoguerra, l’attenzione dello Stato alla promozione della cultura rimane un tema importante.
La mostra “SCENDERE PER STRADA” rappresenta quindi un’occasione per riflettere sull’eredità di Giovanni Gentile e il suo impatto sulla cultura italiana nel Novecento.