Quali sono le differenze tra RSA e Case di cura? Come presentare la domanda e chi deve pagare?
Isabella Mori di Cittadinanza Attiva è stata ospite stamane di Uno Mattina per parlare delle RSA e delle case di cura, precisando la differenza fra le stesse e le modalità di accesso. Si tratta di strutture destinate a persone non autosufficienti o solo parzialmente, che non possono rimanere presso il proprio domicilio. Le RSA, apparse nel nostro paese negli anni ’90, sono rivolte a persone anziane con problemi di autosufficienza che necessitano di assistenza e cure personalizzate, con personale infermieristico, medico e specializzato.
Dall’altra parte, le case di cura accolgono persone parzialmente autosufficienti con patologie che richiedono cure specifiche, fornendo anche personale medico interno. La scelta della struttura dipende dalle esigenze della persona, con il medico di base o dell’ospedale che indirizza verso la decisione più adatta.
È fondamentale informarsi sulle strutture e servizi offerti come primo passo, presentando poi domanda all’ASL competente e sottoponendosi a una visita per valutare il percorso da seguire. Per strutture pubbliche, vi sono liste d’attesa e tempistiche da rispettare, spingendo molte persone verso il privato con costi significativi. La retta varia per strutture pubbliche o private accreditate, con il 50% a carico del paziente e l’altro 50% suddiviso tra servizio sanitario e aspetti “alberghieri” come vitto e alloggio a carico dei familiari.
In caso di difficoltà nel pagamento delle rette, vi sono agevolazioni tramite l’Isee sanitario e il supporto dell’ente pubblico per coprire la quota mancante. È importante valutare attentamente le opzioni disponibili per garantire il miglior livello di assistenza possibile.
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