La dolorosa perdita di mia madre e il lungo percorso in terapia
Rose Villain e Nicolò De Devitiis sono stati protagonisti di un viaggio insieme a New York, servizio che è andato in onda nella serata di ieri, in occasione dell’ultima puntata de Le Iene. “Io ho vissuto qui per 14 anni”, esordisce la cantante, “quindi è praticamente casa mia. È un posto che ti dà tutto, anche le mazzate, perché economicamente è difficile. All’inizio ero molto sola, a parte la lontananza da amici e famiglia, ma sei proprio libero di essere qui, uno può andare in giro come vuole.”
Durante il viaggio al ristorante, Rose Villain consiglia: “La prima regola è chiedere l’acqua del rubinetto, perché qui l’acqua costa tantissimo.” Rose è vegana: “Sono diventata vegana perché nella mia famiglia ci sono tante malattie, mi sento proprio bene.” Aggiunge: “Io sono una donna indipendente, mi faccio rispettare e ho delle opinioni uniche.”
Durante il servizio, arriva una chiamata del padre di Rose Villain: “È un po’ inquieta”, dice il genitore, “ragazza favolosa, abbiamo un bel rapporto”. Dopo la chiamata, lei replica: “Non me le ha mai dette certe cose.” Rose Villain racconta di aver fatto un corso sulla morte a New York: “Era la cosa che da piccola mi faceva più paura, l’unica cosa certa e quindi me la sono fatta amica. Bisogna apprezzarla, la signora nera.”
Rose Villain confessa: “Ho fatto tanti anni di terapia, sono sempre stata malinconica e inquieta, sono nata così.” Si reca a trovare il marito, un milanese che vive a New York: “È stata lei che mi ha guardato con lo sguardo assatanato, mi ha preso per mano e mi ha portato contro il muro…” racconta lui ricordando il primo bacio.
Il marito racconta del momento della proposta di matrimonio: “È stata hardcore, sulle montagne russe.” Rose Villain aggiunge: “Se non ci vediamo per tot giorni divento scura. A me l’amore mi dà equilibrio.” Poi il marito replica: “Se non la pensi come lei…” descrivendo un difetto. “Mettere su famiglia? Mi piacerebbe molto, anche se a me non piacciono molto i bambini”, aggiunge la cantante.
Rose Villain rivela: “Sono scesa dall’aereo, ho visto la statua della libertà e mi sono messa a piangere. Ho pensato che avrei realizzato ciò che volevo essere.” Parla della mamma, morta 7 anni fa: “Era una rock star, riempiva le stanze. La casa sembra muta, anche quando mi viene la febbre penso solo a lei. Mi bastava solo sentire la sua voce per stare sua moglie.”
Rose Villain attribuisce alla mamma il merito di averle fatto conoscere la musica: “Eravamo a una serata karaoke, cantai e lei mi disse: `Ma sei cretina, vuoi fare la ballerina?’ Mi ha detto di cantare.” La mamma si ammalò di tumore ai polmoni e Rose Villain era a New York quando è morta. L’ultima volta che le ha scritto, le disse: “Ti amo Rokky.”
Il lutto della mamma ha cambiato la vita di Rose Villain in meglio: “Sembra brutto da dirlo, ma è solo quando arrivi a toccare un punto di tristezza così profonda, poi ho imparato a godermi le piccole cose.”
Niccolò e Rose Villain hanno fatto un giro in elicottero durante il viaggio a New York. Dopo aver avuto un po’ di paura, lei dice: “Sono contenta di averlo fatto. Sono quelle cose che dici che prima o poi avresti fatto.” Conclude dicendo: “La mamma la sento sempre. L’ultima volta che sono venuta alla Statua della libertà ero con lei. Per me, l’America è ancora oggi il sogno americano, il posto dove realizzerò tutti i miei sogni.”
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