Scomparsa di Guerrina Piscaglia: La zia Rosa chiede al Padre Gratien di rivelare la posizione del corpo
Il programma televisivo Storie Italiane ha recentemente riportato alla luce il caso di Guerrina Piscaglia, una donna di 49 anni scomparsa il primo maggio del 2014 a Ca’ Raffaello, in provincia di Arezzo. Nonostante siano passati molti anni, Guerrina non è mai stata ritrovata e la sua sparizione ha portato a una condanna per il padre Gratien, con il quale sembra che la stessa Guerrina fosse coinvolta sentimentalmente.
Durante la trasmissione, è stata intervistata zia Rosa, la quale ha raccontato che il figlio di Guerrina ha sentito molto la mancanza della madre e che la famiglia lo ha sostenuto durante tutto questo tempo. Attualmente il figlio sembra essere tranquillo e si trova in una comunità insieme al padre, mostrando segni di miglioramento sotto diversi aspetti. Tuttavia, rimane il mistero sul luogo in cui si trova il corpo di Guerrina, con zia Rosa che ha lanciato un appello affinché padre Gratien riveli finalmente la verità dopo essere stato condannato a 25 anni di carcere.
La cugina di Guerrina, Tiziana, ha espresso delle opinioni su questa vicenda ritenendo che ci possano essere degli elementi nascosti più grandi di quelli emersi durante il processo. Secondo lei, padre Gratien potrebbe non essere l’unico coinvolto e ha citato intercettazioni e testimonianze a supporto della sua teoria. Tiziana sospetta che Guerrina potesse aver scoperto qualcosa di oscuro o che frequentando costantemente la parrocchia potesse essere venuta a conoscenza di segreti pericolosi.
La nipote di Guerrina, Maria, ha rivelato che la famiglia continua a chiedere a gran voce informazioni sul luogo in cui si trova il corpo della donna scomparsa, nonostante siano passati dieci anni dall’accaduto. Maria ha sottolineato l’importanza di trovare un minimo di closure per poter elaborare al meglio il dolore che li ha colpiti negli ultimi anni.
L’avvocato di Maria, Rinaldi, ha fatto un appello a Papa Francesco chiedendo umanità e vicinanza per le persone coinvolte in questa tragedia. Ha sottolineato quanto sia difficile per la famiglia di Guerrina non avere risposte concrete dopo tanto tempo e ha chiesto un gesto di compassione da parte della Chiesa.
In conclusione, il caso di Guerrina Piscaglia continua a rimanere insoluta e la famiglia continua a lottare per cercare verità e giustizia. Sperano che la verità venga finalmente alla luce e che chiunque sia coinvolto venga portato davanti alla giustizia.