Spalletti: Per giocarcela con le big serve impegno e lavoro
Luciano Spalletti, allenatore capo dell’Italia durante Italia vs Macedonia del Nord, UEFA European Football Championship a Roma, Italia, il 17 novembre 2023.
L’Italia può e deve essere in grado di competere con le grandi squadre europee come Inghilterra, Francia, Germania, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Quello che abbiamo mostrato finora non è sufficiente. Abbiamo qualità tecniche e umane e entrambe sono importanti allo stesso modo. A poco più di un mese dall’Euro2024, Luciano Spalletti sa cosa serve agli azzurri per difendere il titolo conquistato tre anni fa a Wembley.
“La maglia della Nazionale è la più bella e importante al mondo, è la prima pelle di un calciatore”, ha dichiarato il ct azzurro in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. “Dobbiamo indossarla con orgoglio e convinzione, con dignità e umanità. In Nazionale, tutti devono essere alla pari, nessuno deve sentirsi superiore. Partiamo tutti dalle sconfitte passate, sono loro che ci formano. La vittoria è bella e ti fa sentire importante, ma se non viene seguita da altro diventa un vuoto. Dalla delusione di una sconfitta si può rinascere.”
Spalletti sembra aver finalmente trovato il centravanti di cui aveva bisogno: Scamacca, che è rinato all’Atalanta e potrebbe essere stato spinto dai rimproveri del ct riguardo ai videogiochi. “Il merito va a Gasperini che lo allena, se in qualche modo ho aiutato Scamacca a reagire sono felice, è questo il mio obiettivo”, ha risposto il tecnico di Certaldo. “La tecnologia è importante, ma deve essere utilizzata nel modo giusto. Dobbiamo restare connessi, anche nei momenti di pausa. Sono i dettagli che fanno la differenza. Quei dieci giorni che passeremo insieme prima di partire saranno cruciali.”
La ricetta di Spalletti per mantenere il gruppo unito è semplice: “Dobbiamo essere tutti sulla stessa lunghezza d’onda, convincendoci reciprocamente della nostra forza, della nostra motivazione e della nostra concentrazione. Davanti allo spogliatoio c’è un salvadanaio virtuale, ognuno deve contribuire con ciò che può dare. Recuperare una palla persa può valere quanto un gol. È così che si vince, è così che nascono le relazioni.”
Guardando alla Serie A, la squadra che ha più colpito Spalletti “a parte l’Inter, che ha meritatamente vinto lo scudetto, è il Bologna. Mi ricorda il Napoli. Gioco bello e un’atmosfera di amicizia e fratellanza nel gruppo. È così che si vince.” Tuttavia, è inevitabile chiedersi cosa sia successo al Napoli. “In genere non si cambiano tre allenatori nemmeno in cinque anni”, nota il ct. “Come si fa in pochi mesi ad assimilare così tante cose da persone con metodologie e caratteri diversi? I giocatori devono essere incoraggiati e convinciuti della loro forza. Basta poco per demotivarsi. Giovani come Zirkzee e Kvara devono essere coltivati, difesi e sostenuti ogni giorno.”