Il clima continua a registrare temperature record a marzo per il decimo mese consecutivo
Questo articolo, inizialmente pubblicato in lingua inglese, parla della crescente preoccupazione causata dai record di temperature registrati sulla Terra e negli oceani, che sono considerati un segnale allarmante degli effetti della crisi climatica. Gli scienziati indicano la necessità di effettuare tagli rapidi alle emissioni di gas serra per contrastare questa situazione.
Il mese scorso è stato riportato come il marzo più caldo mai registrato, con una temperatura globale dell’aria di 0,73 gradi Celsius al di sopra della media 1991-2020. Questo segna il decimo mese consecutivo di temperature record, superando il precedente massimo storico stabilito nel marzo 2016. Gli scienziati del Copernicus Climate Service (C3s) hanno evidenziato la necessità di ridurre le emissioni di gas serra per evitare ulteriori conseguenze negative.
Anche la temperatura degli oceani del pianeta sta registrando valori sorprendenti. Nonostante il fenomeno El Niño si sia indebolito nell’Oceano Pacifico orientale, le temperature rimangono insolitamente alte. Il direttore di Copernicus, Carlo Buontempo, ha evidenziato che il riscaldamento globale non è dovuto solamente a El Niño, ma anche all’aumento delle emissioni di gas serra.
La temperatura media globale della superficie del mare è stata registrata a 21,07 gradi Celsius a marzo, il valore mensile più alto mai registrato. Anche nei ghiacci polari si stanno verificando record negativi, con l’estensione del ghiaccio marino antartico che è stata del 20% inferiore alla media a marzo. La necessità di intervenire per contrastare queste tendenze è sempre più urgente.
In Europa, il mese scorso è stato classificato come il secondo marzo più caldo mai registrato, con una temperatura media di 2,12 gradi sopra la media 1991-2020. Le regioni centrali e orientali del continente hanno registrato le maggiori variazioni di temperatura, mentre in Scandinavia le precipitazioni sono state superiori alla media. La necessità di ridurre le emissioni di gas serra per evitare un ulteriore riscaldamento è un argomento prioritario.
Il riscaldamento globale ha superato la soglia critica di 1,5 gradi, con una media su 12 mesi che si attesta a 1,58 gradi rispetto alla media preindustriale del 1850-1900. Il superamento temporaneo di questa soglia critica deve essere invertito attraverso azioni concrete per ridurre le emissioni di gas serra e contrastare il cambiamento climatico in corso.
In conclusione, l’articolo sottolinea l’importanza di agire rapidamente per ridurre le emissioni di gas serra e affrontare la crisi climatica in corso. La collaborazione internazionale e l’adozione di misure concrete sono fondamentali per preservare il nostro pianeta e prevenire ulteriori conseguenze negative legate al cambiamento climatico.