Emendamento sul Superbonus approvato, posticipata la Sugar Tax
La commissione Finanze del Senato ha approvato l’emendamento del governo al decreto Superbonus che prevede la rateizzazione in 10 anni dei crediti derivanti dal bonus per le spese sostenute nel 2024. Questa decisione è stata presa con il voto favorevole di Italia Viva e l’astensione di Forza Italia. La misura riguarda sia i cittadini che le imprese, mentre per le banche è previsto un allungamento della rateizzazione da 4 a 6 anni solo per i crediti scontati a meno del 75% dell’importo dei lavori effettuati.
A partire dal 1 gennaio 2025, le banche non potranno più compensare i crediti del superbonus con i contributi previdenziali e Inail. È inoltre stato deciso di posticipare di due anni, fino a luglio 2026, l’entrata in vigore della plastic tax e di posticipare di un anno, fino a luglio 2025, l’entrata in vigore della sugar tax. Queste misure sono state annunciate come parte di un piano per la gestione delle tasse e dei crediti derivanti dagli incentivi fiscali.
Il decreto Superbonus ha l’obiettivo di incentivare la riqualificazione energetica degli edifici e la messa in sicurezza sismica senza alcun limite di spesa, permettendo ai contribuenti di beneficiare di un importante sconto fiscale. Tuttavia, la gestione dei crediti derivanti da tale bonus ha generato alcune criticità, portando il governo a intervenire con un emendamento per stabilire le modalità di rateizzazione e le condizioni per le banche.
È importante sottolineare che la rateizzazione dei crediti del superbonus è stata pensata per facilitare il pagamento da parte dei contribuenti nel lungo termine, evitando oneri eccessivi in un’unica soluzione. In questo modo, si vuole garantire che il beneficio fiscale possa essere effettivamente utilizzato nel tempo, senza impatti negativi sulla liquidità delle famiglie e delle imprese.
L’emendamento approvato rappresenta quindi un passo importante verso la semplificazione e la gestione efficace degli incentivi fiscali, garantendo al contempo la sostenibilità finanziaria del sistema. Grazie alla rateizzazione dei crediti e ai chiarimenti sulle modalità di compensazione, si cerca di favorire la partecipazione dei contribuenti al programma di riqualificazione energetica, contribuendo così alla transizione verso un’economia più verde e sostenibile.