Gianmarco Pozzi, svelati legami con la droga e Scampia da un “super testimone” tramite sms alla sorella

Gianmarco Pozzi, svelati legami con la droga e Scampia da un “super testimone” tramite sms alla sorella

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Si discute nuovamente del caso di Gianmarco Pozzi stamattina negli studi di Storie Italiane, una vicenda che riguarda la morte del giovane pugile a Ponza e che non ha mai convinto la famiglia, la quale ha sempre sostenuto la teoria dell’omicidio anziché del suicidio. Presenti in studio il padre, la sorella di Gianmarco Pozzi e l’avvocato Gallo, legale della famiglia.

Martina ha ricevuto una serie di messaggi anonimi da parte di una persona che affermava di conoscere la verità sulla morte del fratello. Questa persona anonima consigliava di indagare su un individuo di Napoli che per 15 anni aveva operato come spacciatore a Ponza.

La sorella di Gianmarco, Martina, ha raccontato che il testimone ha parlato di individui provenienti da Scampia che avevano seminato il terrore sull’isola di Ponza. L’uomo ha aggiunto che Gianmarco Pozzi non è stato ucciso nel luogo in cui è stato ritrovato, ma che è stato trasportato nella famosa intercapedine tramite una carriola. Martina ha aggiunto che ha fatto una deposizione in questura riguardo a questi dettagli ma si chiede perché le persone non vengono ascoltate.

L’avvocato Gallo ha dichiarato che si arriverà alla verità nonostante le resistenze e le complicazioni del caso. Il padre di Gianmarco, visibilmente commosso, si è chiesto come funzioni la giustizia italiana dopo più di 4 anni di indagini. L’avvocato ha spiegato che ci sono elementi significativi e procedimenti per frode processuale in corso.

Recentemente, persone vicine agli inquirenti hanno segnalato che la carriola ha rilasciato del dna, che ora verrà analizzato. Si è convinti che Gianmarco Pozzi sia stato ucciso e gettato nell’intercapedine. Si spera che la verità venga finalmente alla luce.

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