Irfis pubblica avviso per contributi da 2,9 milioni per danni causati dagli incendi
Palermo – Irfis FinSicilia ha pubblicato oggi un avviso pubblico per richiedere contributi straordinari per i danni causati dagli incendi dell’estate scorsa. Il totale dell’aiuto ammonta a 2,9 milioni di euro ed è destinato a coloro che hanno subito danni ai loro beni immobili e mobili a causa dell’ondata di calore e degli incendi che hanno colpito le province di Catania, Messina, Palermo e Trapani a partire dal 23 luglio 2023. Un’ordinanza del Capo della Protezione Civile è stata emanata per gestire questa situazione.
Grazie a un decreto regionale, è stato istituito un plafond di 2,9 milioni di euro mediante l’aumento del Fondo Sicilia per concedere i contributi necessari. Irfis – FinSicilia è stata incaricata di gestire le agevolazioni relative a questo programma. Per ottenere il contributo, è essenziale essere proprietari dei beni e aver denunciato i danni occorsi a seguito degli incendi e delle ondate di calore prima della data del decreto che ha stabilito lo stanziamento di fondi, ossia il 9 aprile 2024.
Sono stati definiti dei limiti per i contributi. Ad esempio, per il ripristino dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del proprietario, il massimo concessibile è di 50 mila euro. Se l’abitazione è diversa da quella principale del proprietario, il limite scende a 25 mila euro. Per il ripristino delle parti comuni di un edificio residenziale, il massimo è di 15 mila euro per ogni edificio.
Per quanto riguarda il ristoro delle spese relative al ripristino o alla sostituzione dei beni mobili, il limite massimo è di 5 mila euro per l’unità immobiliare danneggiata adibita ad abitazione principale del proprietario o del titolare di un diritto reale o personale di godimento. Nel caso in cui il richiedente abbia già ricevuto indennizzi assicurativi o altri tipi di contributo da parte di un ente pubblico per le stesse finalità, i massimali concessi saranno ridotti del 50%.
L’avviso è disponibile sul sito ufficiale di Irfis e sul sito dell’Assessorato regionale dell’Economia.
