Nuova legge francese per combattere il disastro ecologico del fast fashion
Questo articolo è stato originariamente pubblicato in inglese. La proposta di legge francese potrebbe dare una svolta all’abbigliamento non sostenibile, contrastando il fenomeno della moda “usa e getta” che ha un impatto ecologico pesante.
Le pubblicità del fast fashion potrebbero essere prossimamente vietate in Francia, grazie a una nuova proposta di legge presentata dalla deputata Anne-Cécile Violland. Questa proposta mira a reprimere l’industria super-inquinante imponendo sanzioni sull’abbigliamento a basso costo per coprire il suo impatto ambientale. La proposta sarà discussa in commissione Sviluppo sostenibile il prossimo 14 marzo e potrebbe poi passare al Senato.
Christophe Béchu, ministro della Transizione ecologica, ha definito la moda ultraveloce come un disastro ecologico. Egli appoggia la proposta di vietare la pubblicità dei prodotti di fast fashion, incluso attraverso gli influencer dei social media, e di imporre sanzioni ecologiche sui capi di abbigliamento. Béchu ha inoltre sostenuto la necessità di informare meglio i consumatori sull’impatto ambientale dei capi di abbigliamento e di incoraggiarli a riutilizzare gli articoli.
La proposta di legge prende di mira il rivenditore cinese-singaporeano di fast fashion Shein, notando che offre una vasta gamma di prodotti a prezzi sempre più bassi. Questo mette pressione sui marchi europei a aumentare la loro produzione per competere. Shein, che considera di quotarsi alla Borsa di Londra, è stato esplicitamente menzionato nella proposta di legge, che mette in discussione la sua pratiche e il suo impatto ambientale.
L’industria tessile e dell’abbigliamento è responsabile di circa il 10% delle emissioni di gas serra a livello mondiale, contribuendo all’inquinamento dell’acqua e alle violazioni dei diritti umani e del lavoro. In Francia, l’aumento della produzione di abiti negli ultimi anni è preoccupante, ma la nuova proposta di legge cerca di contrastare queste pratiche dannose.
A livello europeo, l’UE sta gradualmente introducendo leggi per limitare l’impatto delle industrie inquinanti, incluso il settore dell’abbigliamento. In particolare, la legge sul clima e la resilienza mira a promuovere la sostenibilità, la riparazione e il riutilizzo dei prodotti, oltre ad impostare multe basate sull’impatto ambientale e sulla produzione di carbonio.
La proposta di legge francese ha ricevuto il sostegno di importanti figure del settore dell’abbigliamento, tra cui lo stilista Pierre Talamon, il quale critica le pratiche dannose dei marchi di fast fashion. La proposta punta a vietare la pubblicità per i marchi e i prodotti del fast fashion, promuovendo una maggiore consapevolezza e responsabilità nell’industria dell’abbigliamento.