Sanità, verso una svolta nelle liste di attesa
Milano – Ospedale Sacco Inaugurazione Hospice Oncologico, infermieri in corsia dell’Ospedale (Milano – 2017-11-08, Massimo Procopio) p.s. la foto può essere utilizzata nel rispetto del contesto in cui è stata scattata, senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate.
ROMA (ITALPRESS) – Si prevedono importanti misure per migliorare i tempi dell’erogazione delle prestazioni sanitarie in Italia. Tra queste misure ci sono l’istituzione di un Sistema nazionale di governo e di una piattaforma nazionale delle liste d’attesa, visite specialistiche anche nei weekend e un aumento del tetto di spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie dai privati. Inoltre, è prevista una nuova stretta sui “gettonisti”. Il provvedimento si propone di ridurre le liste d’attesa nel sistema sanitario italiano.
Secondo la bozza del decreto legge, verrà istituito presso il Ministero della Salute il “Sistema Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa”, con l’obiettivo di migliorare la coordinazione a livello nazionale per ridurre e superare le liste d’attesa, riducendo le disuguaglianze regionali e affrontando il fenomeno della mobilità attiva e passiva. Questo sistema sarà governato da una Cabina di Regia (CdR) istituita presso il Ministero della salute.
Tra le misure più rilevanti vi sono anche disposizioni riguardanti il ruolo delle strutture private nel sistema sanitario. L’incremento del tetto di spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati accreditati passa dall’1% al 2% per il 2024, dal 3% al 4% per il 2025 e dal 4% al 5% a partire dal 2026. Queste misure sono state accolte positivamente dalle strutture private.
Barbara Cittadini, presidente nazionale di Aiop, ha dichiarato che l’aumento del tetto di spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie dalle strutture private è una scelta positiva che riconosce il valore del lavoro sinergico tra le componenti pubbliche e private del Servizio Sanitario Nazionale. Questo aumento del tetto di spesa è considerato una scelta lungimirante del governo, che coinvolge le strutture private per garantire una risposta efficiente alle esigenze di salute della popolazione.
La bozza del decreto prevede anche che le prestazioni salvavita effettuate dai pronto soccorso delle strutture ospedaliere private accreditate non saranno soggette al limite di spesa imposto. Questa disposizione è stata elogiata da Cittadini, che ha sottolineato l’importanza di non mettere limiti di spesa quando si tratta di salvare vite umane.
Oltre a queste misure, è prevista l’istituzione presso l’Agenas di una “Piattaforma nazionale delle Liste d’Attesa” per favorire l’interoperabilità con le piattaforme regionali e provinciali. È inoltre previsto un registro delle segnalazioni per il mancato rispetto dei diritti dei cittadini sul sito internet del Ministero della salute.
Il decreto prevede anche cambiamenti per i valori della spesa per il personale delle aziende e degli enti del Servizio Sanitario Nazionale, con incrementi salariali, e per contrastare il fenomeno dei “gettonisti”. Fino al 2026 sarà possibile reclutare personale medico e sanitario attraverso forme di lavoro autonomo. È inoltre prevista l’implementazione di un CUP unico a livello regionale o infra-regionale e la possibilità di svolgere visite anche nei weekend e in orari prolungati.
Foto: Agenzia Fotogramma (ITALPRESS).