Ucraina: Crosetto afferma che la Nato non può imporre la propria linea a tutti i paesi

Ucraina: Crosetto afferma che la Nato non può imporre la propria linea a tutti i paesi

A Roma, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso delle importanti considerazioni riguardo alla situazione geopolitica attuale. Ha fatto riferimento alla dichiarazione di Jens Stoltenberg sul ruolo della Nato e ha sottolineato che nessun segretario Nato o nazione può decidere la linea da seguire per tutte le altre. Allo stesso modo, ha citato Emmanuel Macron e la sua affermazione riguardo all’invio di soldati in Ucraina, evidenziando che la Nato si muove e si muoverà all’incontro di luglio a Washington portando progetti, piani e idee. Crosetto ha sottolineato l’importanza di evitare un aumento delle tensioni già drammatiche presenti nel contesto geopolitico attuale.

Il ministro della Difesa ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione in Ucraina, dichiarando che è fondamentale aiutare il Paese a difendersi per evitare il rischio di una terza guerra mondiale. Ha evidenziato che se Putin conquistasse l’Ucraina, ci sarebbe un inevitabile scoppio della terza guerra mondiale. Pertanto, ha sottolineato che l’aiuto all’Ucraina deve essere fornito in modo da non far scaturire il conflitto, ma da permettere la possibilità di una tregua immediata e l’avvio di un tavolo di pace per risolvere la situazione.

Crosetto ha commentato l’incontro tra Macron e Scholz e ha chiarito che non è possibile un accordo sulle posizioni di Stoltenberg. Ha sottolineato che la Germania, come l’Italia, ha una costituzione che non permette l’attacco ma solo la difesa. Ha inoltre parlato della possibilità di aumentare le spese per la difesa per raggiungere il 2% del Pil, precisando che non è una decisione sua. Ha evidenziato che, secondo le regole europee attuali, l’Italia non riuscirà mai a raggiungere questo obiettivo a meno che non vengano fatte modifiche significative, come ad esempio l’esclusione delle spese militari dal Patto di stabilità.

Infine, il ministro ha concluso affermando che se l’Europa accetterà questa strada, sarà più semplice per l’Italia raggiungere il 2% del Pil per la difesa. Altrimenti, si prospettano grandi difficoltà nel perseguire tale obiettivo. Crosetto ha quindi evidenziato la complessità della situazione attuale e la necessità di una strategia concertata e condivisa a livello europeo per affrontare le sfide geopolitiche del momento.

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