Ucraina: Salvini a Stoltenberg – scuse, rettifica o dimissioni

Ucraina: Salvini a Stoltenberg – scuse, rettifica o dimissioni

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A Napoli, durante un appuntamento elettorale, Matteo Salvini, vice premier e segretario della Lega, ha espresso il suo dissenso riguardo alle dichiarazioni del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Quest’ultimo ha parlato della possibilità di autorizzare l’Ucraina a utilizzare sul territorio russo le armi fornite dall’Alleanza. Salvini ha chiaramente espresso la sua contrarietà a parlare di guerra e all’uso di bombe, missili o armi italiane al di fuori del territorio ucraino per combattere e colpire.

Il politico italiano ha sottolineato che questa non è la posizione della Lega né del popolo italiano. Afferma che l’Italia ha inviato armi all’Ucraina per difendersi sul suo territorio, non per fomentare conflitti al di fuori di esso. Salvini si è schierato a favore della difesa dell’Ucraina, ma ha enfatizzato che non siamo in guerra contro nessuno e che non desidera lasciare ai suoi figli una terza guerra mondiale imminente.

Il Vice Premier ha evidenziato la distinzione tra difendere un paese e uccidere. Ha chiarito che la Nato non può imporre all’Italia di uccidere in Russia nè di mandare soldati italiani a combattere o morire in Ucraina. L’Italia, secondo Salvini, deve difendere senza necessariamente entrare in conflitto armato.

Salvini ha espresso fermezza nel suo punto di vista, affermando che non permetterà l’impulsività e la forza bruta nel trattare le questioni internazionali. Ha richiesto un chiarimento da parte di Stoltenberg o addirittura le sue scuse, altrimenti dovrebbe dimettersi dal suo incarico.

Il politico italiano ha quindi ribadito la posizione della Lega e del popolo italiano, che non desiderano essere coinvolti in guerre esterne e che difenderanno l’Ucraina senza necessariamente ricorrere alla violenza. Ha chiesto una maggiore responsabilità e cautela nelle azioni dell’Alleanza Nato, sottolineando che la priorità deve essere la pace e la sicurezza internazionale, non l’escalation di conflitti.

Infine, Salvini ha concluso ribadendo il suo impegno a garantire la pace e la sicurezza, sia per l’Italia che per l’Ucraina. Ha espresso la sua determinazione nel difendere gli interessi del suo paese senza intraprendere azioni militari offensive, ma mantenendo un approccio difensivo e responsabile.

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