Sette persone coinvolte in furto e ricettazione di ricambi d’auto a Torino, sono state colpite da misure cautelari
La Polizia di Stato di Torino ha eseguito una serie di misure cautelari nei confronti di un’organizzazione criminale specializzata nel furto e nella ricettazione di ricambi e componenti per auto. Le indagini, coordinate dalla Procura di Torino e denominate “Operazione Garden”, sono scattate a seguito di un aumento preoccupante dei furti di merce su veicoli commerciali parcheggiati di notte, principalmente nelle aree di servizio “Stura Sud” e “Stura Nord” della Tangenziale Nord di Torino. Questi furti riguardavano principalmente ricambi per autoveicoli.
La polizia ha individuato diverse persone e società attive nel settore automobilistico, coinvolte nella commercializzazione di autoricambi su varie piattaforme online. Sono stati scoperti magazzini in provincia di Torino utilizzati per lo stoccaggio di ricambi rubati, in attesa di essere “commercializzati”.
Durante l’indagine, sono stati sequestrati numerosi autoricambi di provenienza illecita per un valore commerciale di circa 2 milioni di euro. Sono emerse prove a carico di 18 persone, ritenute responsabili dei furti e della ricettazione di ricambi in genere. Si ritiene che gli indagati facciano parte di un’organizzazione criminale consolidata nel tempo, con un modus operandi ben definito.
L’identificazione e il sequestro dei componenti sono stati particolarmente complessi a causa della strategia adottata dal gruppo criminale. I componenti dell’organizzazione reimmettevano sul mercato i ricambi rubati mediante l’emissione di false fatture da parte di aziende compiacenti. Ciò metteva a rischio la sicurezza dei veicoli e degli utenti, aumentando il rischio di incidenti stradali.
Inoltre, i ricambi contraffatti provenienti dal mercato parallelo alimentano l’economia sommersa e favoriscono la evasione fiscale. Questa pratica dannosa crea un danno ambientale importante, poiché i ricambi non rispettano le normative vigenti.
Tra i ricambi più richiesti nei circuiti illegali si trovano marmitte, autoradio, pneumatici, parti del motore, dell’infotainment e componenti elettronici in genere. Questi dispositivi, per via delle criticità create dal contesto internazionale, sono difficili da reperire sul mercato mondiale, creando ritardi nella distribuzione e influenzando il mercato dell’aftermarket.
La Polizia di Stato di Torino ha continuato a monitorare da vicino l’attività criminale, mettendo in luce l’impatto negativo che ha sul mercato dell’auto. Concludendo, è importante sottolineare che l’operazione ha messo in luce la complessità della tratta illegale di ricambi auto e la necessità di un’azione coordinata per contrastarla efficacemente.