L’Italia come ponte energetico nel Mediterraneo secondo Pichetto Fratin

L’Italia come ponte energetico nel Mediterraneo secondo Pichetto Fratin

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Il Mediterraneo è un punto di riferimento cruciale su molteplici fronti, inclusi quelli culturale e commerciale, ma si sta sempre più sviluppando anche dal punto di vista energetico, come un ponte tra Europa, Africa e Asia. L’Italia è fortunata ad essere al centro del Mediterraneo e può quindi diventare un ponte energetico tra Nord e Sud, Est e Ovest del bacino. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato l’importanza di consolidare quest’aspetto durante il quarto Workshop dei Presidenti MEDREG (Associazione dell’Energia del Mediterraneo) a Selinunte, nel Trapanese.

Il Mare Mediterraneo già ospita numerose infrastrutture energetiche, come collegamenti elettrici, gasdotti e terminali LNG. L’obiettivo è rafforzare e ampliare queste infrastrutture per garantire maggiore sicurezza energetica e accelerare il processo verso la neutralità climatica entro il 2050. Il Mediterraneo è una delle regioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici e pertanto, la cooperazione energetica tra i Paesi che fanno parte del MEDREG è fondamentale per stimolare l’integrazione regionale e favorire lo scambio di energia.

Il Piano Nazionale Energia Clima (PNEC) per il periodo fino al 2030 è in fase di aggiornamento, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. L’Italia considera anche l’utilizzo dell’energia nucleare e ha recentemente aderito all’Alleanza Industriale Europea per i piccoli reattori modulari (SMR) come parte del suo impegno verso la decarbonizzazione.

La cooperazione regionale in termini di infrastrutture energetiche è un elemento chiave del Piano Nazionale Energia e Clima, con progetti significativi come il corridoio Sud dell’idrogeno. L’Italia ha rivolto particolare attenzione alla collaborazione con l’Africa e si impegna a sviluppare partenariati equi per favorire la transizione energetica a livello globale.

La transizione verso sistemi energetici più sostenibili implica l’accelerazione dell’impiego delle energie rinnovabili e l’incremento dell’efficienza energetica, oltre allo sviluppo delle infrastrutture necessarie. Inoltre, la finanza climatica svolge un ruolo fondamentale nel supportare progetti di transizione energetica.

Infine, il Mediterraneo occupa una posizione centrale nello scenario energetico globale e i Regolatori giocano un ruolo fondamentale nel favorire la cooperazione energetica tra i Paesi del bacino, garantendo una transizione equa che includa tutti i soggetti interessati.

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