Vertice Nato rafforza il sostegno a Kiev, mentre la Russia fa temere il ritorno della guerra fredda

Vertice Nato rafforza il sostegno a Kiev, mentre la Russia fa temere il ritorno della guerra fredda

Il terzo giorno del summit della Nato è stato contrassegnato dall’unità nel cercare di adottare una politica di rafforzamento contro il presidente russo Vladimir Putin. Dopo aver ufficialmente avviato il trasferimento degli F16 e altri 40 miliardi a Kiev per i sistemi di difesa aerea, nel corso dell’incontro tra i leader dei 32 Stati membri è stato lanciato un appello alla Cina, invitata a non sostenere la Russia. Il vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha sottolineato l’importanza del ruolo della Cina nel convincere la Russia a ridurre le tensioni e porre fine al conflitto.

Durante il summit della Nato, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto incontri bilaterali con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il neo primo ministro britannico, Keir Starmer. Sono stati discussi temi come la collaborazione sui problemi migratori e il rafforzamento delle relazioni bilaterali, inclusa la cooperazione nel contrasto alle migrazioni irregolari. Meloni ha rassicurato gli alleati sulla quota italiana nel fondo da 40 miliardi annunciato dall’Alleanza Atlantica in favore dell’Ucraina e sull’impegno per le spese militari.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha firmato l’Elsa European Long-Range Strike Approach, un piano volto a migliorare la capacità europea di sviluppare, produrre e fornire capacità nel campo degli attacchi a lungo raggio. Durante una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il segretario generale della Nato Jens Stoltemberg, Zelensky ha sottolineato l’importanza di rimuovere le limitazioni per vincere e difendere il Paese.

L’incontro tra Zelensky e il presidente Joe Biden ha portato all’annuncio di un pacchetto di aiuti militari da 225 milioni di dollari per rafforzare le difese aeree dell’Ucraina contro gli attacchi aerei russi. Tuttavia, la retorica degli incontri a Washington è stata messa in discussione dall’attacco missilistico in un ospedale pediatrico di Kiev, che evidenzia la complessità del percorso verso la pace. Mentre gli alleati della Nato parlano di un percorso irreversibile verso l’adesione dell’Ucraina, la Russia minaccia la scomparsa dell’Ucraina o della Nato.

La decisione degli Stati Uniti di posizionare missili a lungo raggio in Germania ha creato tensioni con la Russia, che ha definito il passo come un’avanzata verso la Guerra Fredda. Nonostante le promesse della Nato sull’adesione dell’Ucraina, si prevede che ciò avverrà solo dopo la fine del conflitto con la Russia e l’accordo su tutte le condizioni necessarie. Nel corso del vertice, Zelensky ha partecipato anche a una riunione del Consiglio Nato-Ucraina per condividere informazioni e preoccupazioni sul conflitto in corso.

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