Inflazione stabile a giugno: il carrello della spesa rallenta
A giugno, l’Istat stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al netto dei tabacchi, registri un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua, confermando la stima preliminare. La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa.
In rallentamento risultano principalmente i prezzi dei beni alimentari non lavorati, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, dei beni durevoli e dei servizi relativi ai trasporti. Per contro, si attenua ancora la flessione dei prezzi degli energetici non regolamentati, accelerano quelli dei regolamentati e dei beni alimentari lavorati.
L'”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, registra un calo, così come quella al netto dei soli beni energetici. La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni, pur restando negativa, registra una leggera risalita, mentre quella dei servizi è in lieve decelerazione. Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si porta quindi a +3,5 punti percentuali.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto. L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei beni energetici regolamentati, dei servizi relativi ai trasporti, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei beni alimentari lavorati.
Gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei beni alimentari non lavorati, dei beni energetici non regolamentati e dei beni durevoli. L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,8% per l’indice generale e a +1,9% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% su base mensile e dello 0,9% su base annua, confermando la stima preliminare. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una variazione congiunturale nulla e un aumento dello 0,8% su base annua.
Nel secondo trimestre, l’inflazione, misurata dall’IPCA, diminuisce per le famiglie con minore capacità di spesa mentre aumenta per quelle con livelli di spesa più elevati.