Bambina ucraina sopravvissuta alla strage del bus di Mestre dimessa dall’ospedale di Padova

Bambina ucraina sopravvissuta alla strage del bus di Mestre dimessa dall’ospedale di Padova

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Venezia (ITALPRESS) – Da oltre nove mesi la comunità medica e la famiglia della piccola paziente ucraina hanno seguito con ansia e speranza il suo percorso di guarigione all’ospedale di Padova. La bambina è stata ricoverata dopo un grave incidente sul cavalcavia di Mestre avvenuto il 3 ottobre scorso. Grazie alla dedizione e alla professionalità dei medici, alle amorevoli cure del personale sanitario e all’affetto costante della giovane mamma, la piccola ha lottato con coraggio tra la vita e la morte per un lungo periodo. Finalmente, dopo un’ardua battaglia, oggi possiamo gioire per il suo traguardo: potrà finalmente condurre una vita normale, anche se dovrà sottoporsi a controlli regolari per monitorare la sua salute.

Il presidente della regione del Veneto, Luca Zaia, ha espresso la sua felicità per le dimissioni dell’ultima paziente ancora ricoverata a seguito della tragedia del bus, che ha causato la perdita di ventidue vite. La bambina, di soli quattro anni e di nazionalità ucraina, ha perso il padre nell’incidente e ha subito politraumi e gravi ustioni. Dopo essere stata ricoverata in terapia intensiva, è stata trasferita al Centro Grandi Ustioni dell’Ospedale di Padova per ricevere cure specializzate.

La madre della piccola, Kateryna Sierova, è rimasta ferita nell’incidente ma è stata dimessa dopo pochi giorni. Ha continuato a vegliare costantemente sulla figlia, assistendola giorno e notte, offrendole tutto l’amore e il sostegno di cui aveva bisogno. Il direttore del Centro Ustionati di Padova, Bruno Azzena, insieme al direttore della Terapia Intensiva pediatrica, Angela Amigoni, e il direttore della neurochirurgia pediatrica, Luca Denaro, hanno coordinato un team medico che ha reso possibile un recupero che inizialmente sembrava impossibile.

La sanità del Veneto ha dimostrato ancora una volta la sua eccellenza e la sua capacità di raggiungere traguardi impensabili. La comunità ha abbracciato la piccola e la sua mamma con un affetto speciale, creando un legame di amore e sostegno che continuerà a accompagnarle nel loro percorso di guarigione e crescita. La regione del Veneto è grata all’Ospedale Università di Padova e a tutto il personale medico che ha lavorato con impegno e dedizione per salvare la vita di questa piccola guerriera.

La foto ufficio stampa Regione Veneto.
(ITALPRESS)

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