Gualtieri fa un sopralluogo al cantiere di San Giovanni in Laterano in occasione del Giubileo

Gualtieri fa un sopralluogo al cantiere di San Giovanni in Laterano in occasione del Giubileo

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I lavori di sistemazione della nuova piazza pedonale di fronte alla Basilica di San Giovanni in Laterano stanno procedendo secondo il cronoprogramma stabilito. Il cantiere, che interessa una superficie di circa 18mila metri quadrati, prevede il rifacimento della pavimentazione con una particolare attenzione al verde pubblico e alla sostenibilità ambientale. Sono previste aiuole dotate di impianto di innaffiamento automatico e fontane a raso per contrastare le isole di calore.

L’opera è finanziata con 15 milioni destinate al Giubileo ed è eseguita dal Dipartimento dei Lavori pubblici di Roma Capitale. Durante la prima fase dei lavori sono emersi alcuni ritrovamenti archeologici di strutture murarie databili tra l’VIII e il XIII secolo, forse riconducibili al “Patriarchio”. In considerazione dei reperti trovati, è stato necessario modificare il progetto originale.

In accordo con la Soprintendenza Speciale di Roma, i reperti saranno protetti mediante l’utilizzo di geotessuto e di materiale inerte, senza la necessità di spostarli. È stata anche prevista la realizzazione di una ricostruzione in 3D per valorizzare i reperti archeologici scoperti.

Il Sindaco Gualtieri ha dichiarato che il cantiere sarà chiuso in tempo per l’apertura della Porta Santa. Gli interventi aggiuntivi causati dai ritrovamenti archeologici sono stati considerati un regalo e non un ostacolo. Il Dipartimento dei Lavori pubblici ha trovato soluzioni innovative per procedere con i lavori.

L’assessora Segnalini ha sottolineato l’importanza della riqualificazione della piazza antistante San Giovanni in Laterano, che contribuirà a valorizzare la Basilica. Il nuovo assetto prevede la creazione di uno spazio urbano vivibile con aree verdi e fontane, e un sistema di irrigazione per le aiuole.

Le indagini archeologiche sotto la direzione della Soprintendenza Speciale di Roma hanno restituito importanti reperti riconducibili al Patriarchio, che hanno una grande importanza storica per la città di Roma. La nuova piazza sarà dotata di specchi d’acqua, aree a verde e panche in travertino, ma alcune modifiche ai progetti delle fontane sono state apportate per preservare le strutture archeologiche trovate.

L’ingegnera Luciana Arcuri del Dipartimento dei Lavori Pubblici ha sottolineato le sfide tecniche affrontate per garantire la durata nel tempo della piazza. L’archeologa della Soprintendenza, Simona Morretta, ha descritto i rinvenimenti archeologici, tra cui un muro di recinzione medievale forse appartenente al Patriarchio.

La nuova piazza, una volta completata, diventerà uno spazio vivibile e valorizzerà la storia medievale di Roma. Le sculture e i resti sono di importanza storica essendo stati costruiti per volere di Costantino nel IV secolo d.C. e in seguito ingranditi e ristrutturati nel corso dei secoli.

Il lavoro sui reperti archeologici continuerà per preservare la storia di Roma e permetterà in futuro di pensare alla visitabilità sotterranea della piazza.

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