Nel 2023, l’Italia si posiziona al secondo posto per l’aumento di occupati secondo Eurostat
Ristrutturazioni edilizie per usufruire del bonus facciata e bonus 110% per cento
Le ristrutturazioni edilizie sui palazzi del centro storico sono molto richieste al giorno d’oggi, in quanto permettono di usufruire di importanti agevolazioni fiscali come il bonus facciata e il bonus del 110%. Queste misure incentivano i proprietari di immobili a investire nella manutenzione e nel miglioramento delle strutture esistenti, contribuendo così alla valorizzazione e al recupero del patrimonio edilizio storico delle città.
La ristrutturazione di un edificio in un centro storico può comportare diverse operazioni, come la riparazione delle facciate, il restauro degli elementi architettonici, l’installazione di nuovi impianti e la realizzazione di interventi di efficientamento energetico. Tutte queste attività richiedono professionalità e competenze specifiche, per garantire risultati di qualità e nel rispetto delle normative urbanistiche e ambientali vigenti.
Il bonus facciata è una misura introdotta dal governo italiano per favorire la riqualificazione estetica degli edifici, offrendo un incentivo fiscale che copre una percentuale dei costi sostenuti per i lavori di restauro delle facciate esterne. Questo bonus può arrivare fino al 90% delle spese sostenute e può essere richiesto da privati, condomini o imprese che decidono di investire nella valorizzazione dei propri immobili.
Il bonus del 110%, invece, è una misura ancora più vantaggiosa introdotta per favorire interventi di riqualificazione energetica degli edifici, come l’installazione di pannelli solari, la sostituzione degli infissi, l’isolamento termico e l’impianto di climatizzazione. Questo bonus consente di ottenere un rimborso del 110% delle spese sostenute, che può essere utilizzato come detrazione fiscale sulle imposte da pagare.
L’incremento del tasso di occupazione nell’Unione Europea
Il tasso di occupazione dell’Unione Europea per le persone di età compresa tra 20 e 64 anni è rimbalzato dai bassi livelli registrati nel 2019 e nel 2020, raggiungendo il 75,3% nel 2023. Questo dato positivo è stato evidenziato nel report Ue “Key figures on Europe” diffuso dall’Eurostat, che ha analizzato l’andamento dell’occupazione in Europa nei tre anni successivi.
Tra il 2022 e il 2023, il tasso di occupazione è aumentato in 21 Paesi dell’UE, è rimasto invariato in uno ed è sceso nei rimanenti 5. I maggiori incrementi annuali si sono verificati a Malta (+1,6 punti percentuali) e in Italia (+1,5 punti), mentre la Lituania ha registrato il calo più rilevante, con una diminuzione del 0,5%.
Questi dati evidenziano una tendenza positiva nell’occupazione nell’UE, che riflette una ripresa economica e un maggiore dinamismo nel mercato del lavoro. Tuttavia, è importante continuare a promuovere politiche attive per il sostegno all’occupazione e la creazione di nuove opportunità lavorative, al fine di garantire un futuro sostenibile e prospero per tutti i cittadini europei.