La raccolta firme lanciata da Uil Pensionati contro l’autonomia differenziata

La raccolta firme lanciata da Uil Pensionati contro l’autonomia differenziata

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Roma (Italpress) – “L’autonomia differenziata così come proposta non farà bene al Paese. Né alle regioni cosiddette ricche, né a quelle povere. Esistono già troppe disuguaglianze e, invece di ridurle, questa riforma rischia di aumentarle ulteriormente”. Così Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil Pensionati, ha commentato la proposta di autonomia differenziata durante la raccolta firme organizzata dal sindacato per il referendum contro tale normativa.

Alla raccolta firme organizzata presso la Galleria Alberto Sordi a Roma, oltre a Barbagallo, c’era anche il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri. Entrambi hanno espresso forte preoccupazione riguardo alle conseguenze negative che potrebbero derivare dall’attuazione dell’autonomia differenziata. Barbagallo ha sottolineato che la riforma potrebbe portare a confusione e aumentare le disuguaglianze esistenti. Diritti fondamentali come salute, istruzione, sicurezza e lavoro non dovrebbero essere gestiti a livello regionale, poiché ciò potrebbe creare disparità tra nord e sud del Paese.

In particolare, Barbagallo ha evidenziato l’importanza di preservare l’unità del Paese e garantire che i diritti fondamentali siano uniformi su tutto il territorio nazionale. Tra le principali preoccupazioni riguardo alla proposta di autonomia differenziata vi è l’incertezza riguardo ai Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) e alla loro definizione. Senza una chiara definizione di tali livelli, come sarà possibile garantire i diritti di cittadinanza in modo omogeneo in tutto il Paese?

Inoltre, Barbagallo ha evidenziato che il comitato per l’individuazione dei LEP non prevede la presenza delle parti sociali, creando preoccupazioni riguardo alla rappresentatività delle decisioni prese. Il finanziamento dei LEP è un altro punto controverso, poiché la transizione ai costi standard non dovrebbe comportare nuovi oneri per la finanza pubblica, come previsto dalla legge.

Per quanto riguarda il finanziamento dei LEP, Barbagallo ha sottolineato l’efficacia della previdenza integrativa su scala nazionale e ha criticato la frammentazione della stessa su base regionale. Inoltre, ha evidenziato che la rivalutazione delle pensioni non è contemplata nella riforma, e i pensionati continuerebbero a subire pressioni economiche da parte di diverse regioni.

Anche il leader della Uil, PierPaolo Bombardieri, ha espresso preoccupazione per le potenziali conseguenze negative dell’autonomia differenziata. Secondo Bombardieri, tale normativa potrebbe portare a ulteriori impoverimenti della popolazione, in particolare dei pensionati, e a una differenziazione nell’assistenza sanitaria tra le regioni del Nord e del Sud.

Bombardieri ha evidenziato che con l’autonomia differenziata si rischia di mettere in discussione i contratti nazionali, la qualità dell’assistenza sanitaria e i trattamenti economici del personale sanitario. Allo stesso modo, ha sottolineato che potrebbero sorgere problemi anche nell’ambito dell’istruzione, con potenziali differenze nella qualità e nei trattamenti riservati al personale scolastico.

Per tutte queste ragioni, sia Barbagallo che Bombardieri ritengono fondamentale raccogliere firme per chiedere l’abolizione di questa normativa dannosa per il Paese.

Infine, rispondendo a chi teme un mancato raggiungimento del quorum per il referendum, Bombardieri ha sottolineato l’importanza di combattere per cause giuste, anche a rischio di sconfitta. L’obiettivo principale è dare risposte alla popolazione che chiede giustizia ed equità sociale, e non ci si può tirare indietro dinanzi a sfide importanti come questa.

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