Il ritorno trionfale di Simone Biles con un salto rivoluzionario per le donne
Il 27 luglio 2021 durante la finale a squadre femminile di ginnastica artistica ai Giochi Olimpici di Tokyo, Simone Biles ha commesso un errore al volteggio, qualcosa di insolito per lei. Nonostante abbia vinto 23 ori ai Mondiali del 2013 e altri 4 a Rio 2016, questo errore è stato l’inizio di un periodo difficile. Biles ha rivelato di aver lottato contro i twisties, blocchi mentali che le impedivano di comunicare correttamente con il corpo e di eseguire le acrobazie.
Il 28 luglio, esattamente 3 anni dopo l’incidente in Giappone, Biles è tornata alle Olimpiadi questa volta a Parigi, dimostrando l’immenso talento che la distingue. Durante la competizione ha ottenuto il punteggio più alto degli ultimi tre anni a livello internazionale, con una performance eccezionale. La ginnasta è anche apparsa in un salto mai visto prima nella disciplina femminile, il doppio e mezzo indietro carpiato con ingresso in rondata-flick, che ha entusiasmato il pubblico parigino e alcuni personaggi illustri come Tom Cruise, Ariana Grande e Lady Gaga.
La docuserie Netflix “Simone Biles Rising” racconta il difficile momento vissuto dall’atleta, ispirandosi alle parole della poetessa Maya Angelou “And still I rise”. Biles ha ammesso di provare vergogna per quanto accaduto a Tokyo e di aver temuto per la propria vita a causa dei twisties. Ha anche rivelato di essere una delle vittime degli abusi sessuali del medico Larry Nassar, responsabile di aver molestato più di 260 giovani atlete.
Dopo un lento e ragionato ritorno nell’anno passato, con quattro medaglie d’oro conquistate al Mondiale di Anversa, Biles si prepara ora a migliorare il proprio record agli Olimpiadi, puntando a cinque ori olimpici. La sua storia è un esempio di resilienza e determinazione di fronte alle avversità, ispirando milioni di persone in tutto il mondo.