Un imprenditore vicino a Cosa nostra arrestato in Tunisia.

Un imprenditore vicino a Cosa nostra arrestato in Tunisia.

A Hammamet, in Tunisia, è stato arrestato un imprenditore italiano soggetto a una misura cautelare personale in carcere emessa in Italia per trasferimento fraudolento di valori, turbata libertà degli incanti ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso. L’operazione è stata condotta dal Gico, nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo, su indicazione della Procura – Direzione Distrettuale Antimafia locale, attraverso la cooperazione internazionale Interpol.

L’uomo aveva un passato segnato da un provvedimento di sequestro di beni e dalla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, poiché si credeva fosse legato alla mafia agrigentina. Si era evidenziato il suo coinvolgimento in una rete imprenditoriale legata alla mafia di Licata. La misura cautelare, ora eseguita, era stata emessa dal Tribunale di Palermo in relazione a episodi di estorsione ai danni di imprenditori dell’agrigentino, finalizzati all’appropriazione indebita di immobili oggetto di aste giudiziarie.

Il ricercato era latitante sul territorio nazionale da diverso tempo, ma è stato catturato dalla Brigade Criminelle della Polizia tunisina in collaborazione con il Gico, dopo una intensa attività investigativa sia in Italia che all’estero.

La sua presenza in Tunisia testimonia il livello di internazionalizzazione delle attività criminali, con la mafia che non esita a operare al di fuori dei confini nazionali per evitare la giustizia. L’arresto è un segnale forte che le forze dell’ordine sono determinate a contrastare con determinazione e efficacia la criminalità organizzata e le sue infiltrazioni nell’economia legale.

La collaborazione tra le autorità italiane e tunisine ha dimostrato di essere fondamentale per ottenere importanti risultati nella lotta al crimine transnazionale. Le forze dell’ordine continueranno a lavorare insieme per assicurare che i criminali non trovino rifugi sicuri all’estero e che siano condotti di fronte alla giustizia per rispondere delle proprie azioni illegali.

La Guardia di Finanza e gli altri organi investigativi italiani sono determinati a perseguire senza sosta coloro che si rendono responsabili di gravi reati economici e mafiosi, per garantire la sicurezza e il benessere della società. La lotta alla criminalità organizzata è un impegno costante e prioritario per le autorità competenti, che continueranno a operare con fermezza e determinazione per contrastare ogni forma di illegalità.

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