Scoperta e sequestrata discarica abusiva nel Reggino
I Carabinieri insieme ai colleghi del Nucleo Forestale hanno scoperto in località Drago-Quarantano, a Rizziconi, tre siti che costituivano una discarica abusiva a cielo aperto su terreno demaniale. La superficie complessiva stimata era di circa 2400 metri quadrati. Gli autori del deposito incontrollato dei rifiuti sono sconosciuti e i militari hanno rinvenuto lastre in eternit, pneumatici, rifiuti edilizi, gomma e persino parti di auto.
La discarica abusiva si trovava a poca distanza dall’alveo del torrente Marro, il quale in quel periodo era secco a causa della forte siccità. L’impatto ambientale dei rifiuti, soprattutto in prossimità di un corso d’acqua, rappresentava un serio rischio per il terreno circostante, anche per i terreni coltivati. Esisteva inoltre la possibilità che, in modo doloso o accidentale, potessero svilupparsi incendi dei rifiuti.
Di fronte a questa situazione, i militari hanno deciso di circoscrivere l’area e metterla sotto sequestro. Gli investigatori hanno informato la Procura presso il Tribunale di Palmi della scoperta. La presenza di una discarica abusiva di tale portata richiedeva un intervento urgente per prevenire danni ambientali e pericoli per la salute pubblica.
La lotta alla discarica abusiva era una priorità per le autorità locali e per le forze dell’ordine. Il rispetto dell’ambiente e la tutela del territorio erano valori fondamentali da difendere. L’abbandono dei rifiuti in maniera incontrollata andava contrastato con fermezza e determinazione, affinché situazioni simili non si ripetessero.
La collaborazione tra i Carabinieri e il Nucleo Forestale si era dimostrata determinante per individuare e contrastare la discarica abusiva a Drago-Quarantano. Grazie all’azione congiunta delle forze dell’ordine e all’impegno nella salvaguardia dell’ambiente, si era riusciti a intervenire tempestivamente per fermare le attività illecite e proteggere il territorio circostante.
Il territorio calabrese era ricco di risorse naturali e paesaggi mozzafiato che meritavano di essere preservati e tutelati. La sensibilità verso il tema ambientale doveva essere diffusa nella società e rafforzata attraverso azioni concrete e controlli costanti sul territorio. Solo un impegno comune poteva garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.