Assessorato fa chiarezza sull’ispezione in ospedale a Patti e al Civico di Palermo
Un incontro urgente con la stampa si è tenuto a Palermo per chiarire la posizione dell’Assessorato regionale alla Salute e degli enti di riferimento in seguito ai veleni susseguitisi negli ultimi giorni. In particolare, si sono analizzati due casi: a Patti, dove è stata utilizzata una scatola di cartone per immobilizzare la frattura alla gamba di un paziente, e al Civico di Palermo, dove i genitori del piccolo Cristian (7 anni) hanno manifestato delle presunte lacune da parte dell’ospedale dopo la sua morte a seguito di un’operazione al cuore.
La conferenza si è svolta presso la sede dell’Assessorato regionale alla Salute a Palermo e ha visto la partecipazione di diversi dirigenti e responsabili, tra cui la responsabile alla Salute in Regione Giovanna Volo, il dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica in Regione Salvatore Iacolino, il direttore generale del Dasoe Salvatore Requirez, il direttore generale dell’Asp Messina Giuseppe Cuccì e il direttore generale dell’Arnas Civico Walter Messina.
Durante l’incontro con la stampa, Volo ha sottolineato l’importanza di correggere alcune inesattezze emerse e ha fornito il punto di vista dell’Assessorato in merito ai due casi in esame. In particolare, è stato evidenziato che le responsabilità maggiori legate al caso di Patti erano riconducibili alle scelte del medico di guardia, le quali non erano adeguate al danno subito dal paziente. Inoltre, sono emerse delle mancanze nella gestione del caso, come la mancanza di traccia della proposta di trasferire il paziente al Pronto Soccorso più vicino.
Per quanto riguarda il caso del Civico di Palermo, Volo ha evidenziato che, nonostante la comprensione per il dolore dei genitori, ci sono delle contraddizioni emerse dall’indagine interna. Di conseguenza, è prevista l’invio di una commissione per approfondire alcuni aspetti e fare chiarezza sulla vicenda.
Iacolino ha sottolineato l’importanza di distinguere il singolo errore dalla qualità complessiva delle strutture sanitarie in Sicilia. Ha evidenziato che nonostante gli errori commessi, ci sono eccellenze straordinarie nel sistema sanitario regionale.
Requirez, invece, ha dichiarato che quanto accaduto a Patti non deve ripetersi mai più e che è necessario applicare correttamente le linee guida degli ospedali. Ha ipotizzato che la mancanza di tempi adeguati abbia portato a scelte non conformi alle procedure standard.
Per concludere, Messina ha chiarito che, secondo un audit interno con gli operatori del reparto di Cardiochirurgia, non vi sono delle discrepanze rispetto a quanto dichiarato dai genitori di Cristian. Ha sottolineato l’impegno e la professionalità del personale medico nel garantire la terapia e l’igiene del bambino, nonostante le accuse mosse dai genitori.
In ultima analisi, l’obiettivo principale è garantire la massima trasparenza e ripristinare il rapporto di fiducia tra cittadini e operatori sanitari, assicurando che la qualità dell’assistenza ospedaliera in Sicilia sia sempre di alto livello.