Selvaggia Lucarelli, Di questo video di “scuse” di Andrea Giambruno per aver definito le migrazioni “… su Instagram per i suoi fan
Selvaggia Lucarelli, l’irriverente regina dei social, è pronta a conquistare il mondo con la sua schiettezza e il suo sarcasmo tagliente. Con un’ironia fuori dal comune e un talento innato nel mettere in ridicolo anche i personaggi più famosi, Selvaggia sa come tenere alto il livello di polemica e divertimento sul web.
I suoi post provocatori e le sue opinioni spietate hanno fatto di lei un vero e proprio fenomeno mediatico, capace di far discutere e indignare in egual misura. Ma dietro la facciata da “cattiva” si nasconde una donna intelligente e sensibile, capace di parlare di temi importanti con garbo e profondità.
Con il suo stile unico e inconfondibile, Selvaggia si è guadagnata l’ammirazione di milioni di followers, pronti a seguirla in ogni sua avventura e a ridere delle sue innumerevoli pungenti chicche. Non c’è argomento che possa fermare la sua vena creativa e la sua capacità di far sorridere anche nei momenti più grigi.
In un mondo sempre più politicamente corretto, Selvaggia Lucarelli si fa portavoce di una libertà di espressione senza confini, regalandoci risate e riflessioni profonde in egual misura. Seguirla è un piacere e un’esperienza unica che non ci stancheremo mai di ripetere.
Selvaggia Lucarelli e… Di questo video di “scuse” di Andrea Giambruno per aver definito le migrazioni “…
Di questo video di “scuse” di Andrea Giambruno per aver definito le migrazioni in modo offensivo, possiamo trarre diverse considerazioni. Innanzitutto, è importante riconoscere quando un errore è stato commesso e assumersene la responsabilità. Le parole hanno un peso enorme e ciò che diciamo può ferire profondamente gli altri, specialmente quando si tratta di argomenti delicati come le migrazioni.
Le scuse non sono solo un gesto di cortesia, ma dimostrano anche maturità e consapevolezza dei propri errori. In un mondo sempre più globalizzato e multi-culturale, è fondamentale essere rispettosi e aperti verso chi è diverso da noi.
Speriamo che questo episodio serva da lezione e che sia un invito alla riflessione su come trattiamo le tematiche della migrazione e dell’immigrazione. Solo così potremo costruire una società più inclusiva e accogliente per tutti.
Selvaggia Lucarelli per i fan
Di questo video di “scuse” di Andrea Giambruno per aver definito le migrazioni “transumanze”, mi colpiscono alcune cose: la prima è l’utilizzo del plurale maiestatis in apertura (“ci prendiamo 30 secondi”), come a voler spartire le colpe con altri. La seconda è il modo in cui definisce i destinatari delle scuse, ovvero “il pubblico da casa”, “l’azienda che mi ospita” e poi quelli che sarebbero i VERI DESTINATARI delle scuse definiti con vaghezza “QUESTE PERSONE”. Ed è interessante perché passa dall’associarli agli animali a togliergli un’identità sociale, non sono neppure “migranti”, sono “queste persone”. Tipo “lui, coso”. La parlata robotica, con pause continue e innaturali, aggrava la sensazione di disumanità. Infine, la mia parte preferita, quella passivo- aggressiva finale, con i finti ringraziamenti ai giornalisti che l’hanno criticato e quel rancore malcelato che esplode nel volume di quel “MOLTO” pronunciato rompendo il muro del suono. Questo modo astioso di gestire le criticità, come se ci fosse sempre un torto subito anziché un errore commesso, come se sospeso nell’aria, nel mondo invisibile ma percepibile del non detto, ci fosse sempre un “ve la faró pagare” mi ricorda quello che adotta spesso qualcun altro: Giorgia Meloni. class=”instagram-media” data-instgrm-permalink=”https://www.instagram.com/reel/Cx7e6xvo5si/” data-instgrm-version=”14″ style=” background: border:0; border-radius:3px; box-shadow:0 0 1px 0 rgba(0,0,0,0.5),0 1px 10px 0 rgba(0,0,0,0.15); margin: 1px; max-width:540px; min-width:326px; padding:0; width:99.375%; width:-webkit-calc(100% – 2px); width:calc(100% – 2px);”>
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Selvaggia Lucarelli Fan: La foto mi ha travolto di pura gioia.
Dai lettori Beh, ragazzi, guardate questo video di “scuse” di Andrea Giambruno, che capolavoro di falsità e ego smisurato! Si prende 30 secondi per “scusarsi” come se fosse un re, divide le colpe con altri, definisce vagamente i destinatari delle scuse come “queste persone” e li riduce a non-esseri umani. Con una parlata robotica e passivo-aggressiva, sembra uscito da un film di fantascienza. E che dire del “molto” finale pronunciato con tanto rancore? Che bello, sembra un’imitazione di Giorgia Meloni! Che classe, Andrea, che classe! Bravo davvero a gestire le critiche come un vero professionista! Selvaggia Lucarelli sarebbe così orgogliosa di te! Bravo! Bravissimo! Applausi! Bravo! Applausi! Selvaggia ti ama!
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