Pecoraro Scanio: Un viaggio tra le radici del turismo, dal Nord al Sud con l’esempio del Cilento
Il presidente della Fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio, propone il turismo delle radici come un’opportunità per gli oriundi italiani provenienti da diverse parti del mondo e per coloro che vivono al Nord ma hanno origini nel Sud o in altri luoghi meno conosciuti. Questa forma di turismo sostenibile potrebbe essere un modo per valorizzare i piccoli borghi e le aree interne del Paese, coinvolgendo anche le università e promuovendo progetti ecodigitali come “il mio viaggio nel Cilento”. Questa iniziativa potrebbe essere replicata in varie regioni d’Italia, portando turisti interessati alla scoperta di nuovi territori e favorendo anche possibili investimenti.
Il turismo delle radici in Italia: un’opportunità per tutti
Il presidente della fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio, sottolinea l’importanza del turismo delle radici, che coinvolge non solo gli oriundi italiani provenienti da diverse parti del mondo, ma anche coloro che vivono al Nord o nelle grandi città ma hanno origini nel Sud o in piccoli borghi montani. Questa forma di turismo non riguarda solo le persone di origine italiana all’estero, ma si estende anche a chi vuole riscoprire le proprie radici nel proprio Paese di residenza.
Pecoraro Scanio, ex ministro dell’agricoltura, ha firmato una riforma sulla multinazionalità con l’obiettivo di aiutare i piccoli agricoltori delle aree interne. Oggi, da promotore del turismo sostenibile presso le università di Milano Bicocca, Roma Torvergata e Napoli Federico II, propone un turismo delle radici interno all’Italia. In collaborazione con Aldo Olivieri, creatore de “Il mio viaggio nel Cilento”, si sta dando impulso al turismo di ritorno dei cilentani sparsi in Italia e nel Mondo.
Questo progetto ecodigitale unisce sostenibilità e innovazione digitale per attrarre turisti interessati a scoprire le terre dei loro antenati, favorendo anche possibili investimenti. Un’opportunità che potrebbe estendersi a tutte le regioni del Centro-Sud e alle aree interne delle Alpi e degli Appennini del Centro-Nord, valorizzando la bellezza e la storia di luoghi spesso dimenticati dal turismo tradizionale.
In un contesto in cui il turismo delle radici può diventare un’opportunità di valorizzazione economica e culturale per molte comunità, è fondamentale promuovere iniziative che mettano in luce le tradizioni, la storia e la bellezza paesaggistica delle varie regioni italiane. Il turismo delle radici non è solo una forma di viaggio, ma una vera e propria esperienza di scoperta e connessione con le proprie origini e il territorio, che può arricchire sia i visitatori che le comunità locali.
Rilancio del turismo delle radici in Italia
Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde, evidenzia l’importanza del turismo delle radici, coinvolgendo non solo gli oriundi italiani provenienti da diverse parti del mondo, ma anche coloro che vivono al Nord o nelle grandi città ma hanno origini nel Sud o in piccoli borghi montani. Questo tipo di turismo può rappresentare un’opportunità di riscoperta e valorizzazione delle proprie radici culturali e territoriali.
Da Agropoli, Pecoraro Scanio propone un approccio sostenibile e digitale al turismo delle radici, coinvolgendo università come Milano Bicocca, Roma Torvergata e Napoli Federico II. In collaborazione con Aldo Olivieri, inventore del “il mio viaggio nel Cilento”, si promuove il turismo di ritorno dei cilentani sparsi in Italia e nel mondo, offrendo ai turisti la possibilità di scoprire e investire nelle terre dei propri antenati.
Questo progetto ecodigital si concentra sulla sostenibilità ambientale e sull’utilizzo delle tecnologie digitali per attrarre turisti interessati a esplorare i piccoli borghi e le aree rurali italiane. È un’iniziativa che potrebbe essere replicata anche in altre regioni del centro-sud e nelle aree interne delle Alpi e degli Appennini del Centro-Nord, per valorizzare il patrimonio storico e culturale del nostro paese.
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