Zangrillo: “Un cambiamento di paradigma nel rapporto tra Paese e Imprese è stato introdotto da noi”
Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha annunciato l’approvazione definitiva del decreto sui controlli sulle attività economiche. Questo decreto mira a ridurre l’eccessiva burocrazia e liberare le Pmi da un sistema di controllo oneroso. La priorità è passare da una logica sanzionatoria a una preventiva, promuovendo comportamenti virtuosi e premiando chi rispetta le regole. Il decreto prevede un censimento dei controlli, un sistema di gestione del rischio e un report certificativo per velocizzare le procedure. Inoltre, si punta a valorizzare il merito e la crescita professionale dei dipendenti della Pubblica Amministrazione.
La riforma dei controlli sulle attività economiche: un passo avanti per la semplificazione
Il decreto approvato a luglio rappresenta un importante passo avanti nella semplificazione dei controlli sulle attività economiche in Italia. Grazie al lavoro svolto dal ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ora le imprese potranno beneficiare di una riduzione della burocrazia e di un sistema più efficiente. Questa riforma mira a rendere i controlli più efficaci, riducendo il numero di verifiche e valorizzando il comportamento virtuoso delle imprese.
L’introduzione di un sistema di censimento dei controlli da parte delle amministrazioni pubbliche permetterà una maggiore coordinazione e un’ottimizzazione delle risorse. Inoltre, l’istituzione di un sistema di identificazione e gestione del rischio consentirà alle imprese a basso rischio di essere sottoposte a controlli meno frequenti. Questo approccio collaborativo e preventivo favorirà una maggiore fiducia reciproca tra le autorità e le imprese.
Un aspetto cruciale di questa riforma è l’introduzione del report certificativo nel fascicolo informatico d’impresa, che consentirà alle amministrazioni di consultare informazioni già disponibili senza richiederle alle imprese. Questo contribuirà a ridurre i tempi e a rendere i controlli più efficienti. Parallelamente, il ruolo dei dipendenti della Pubblica Amministrazione sarà fondamentale, con un’attenzione particolare alla formazione e al merito come leva per la crescita professionale.
In conclusione, la riforma dei controlli sulle attività economiche rappresenta un importante passo avanti per la semplificazione e l’efficienza del sistema. Grazie al lavoro del ministro Zangrillo, le imprese italiane potranno beneficiare di un sistema più snello e orientato alla prevenzione degli illeciti, favorendo la crescita e l’innovazione nel mondo imprenditoriale.
La riforma dei controlli sulle attività economiche: una svolta per le imprese italiane
Il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha sottolineato l’importanza della riforma dei controlli sulle attività economiche, definita come una svolta per le imprese italiane. Dopo un lungo iter che ha coinvolto diverse istituzioni e enti competenti, il decreto è stato approvato per semplificare e ottimizzare i controlli, riducendo l’eccessiva burocrazia che gravava sulle PMI. Il focus si è spostato dalla logica sanzionatoria a quella preventiva, cercando un approccio collaborativo basato sulla fiducia reciproca.
In particolare, il decreto introduce un censimento dei controlli da parte delle amministrazioni, coordinato dal dipartimento della Funzione pubblica, e un sistema di identificazione e gestione del rischio basato su parametri specifici. Le imprese che dimostrano di avere basso rischio saranno soggette a controlli meno frequenti, ottimizzando così il processo e riducendo i tempi burocratici. Questo approccio qualitativo mira a rendere i controlli più efficaci per tutelare l’interesse pubblico senza ostacolare le attività economiche.
Inoltre, il Ministro Zangrillo ha evidenziato l’importanza di valorizzare il ruolo dei dipendenti della Pubblica Amministrazione mediante procedure di reclutamento, formazione e un sistema premiante basato sul merito. L’obiettivo è creare un ambiente lavorativo in cui le persone possano crescere e fare carriera in base ai risultati ottenuti, trasformando la valutazione della performance da mero adempimento burocratico a fondamentale strumento per sviluppare percorsi di carriera.
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