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Negli ultimi anni Rocco Siffredi ha ricevuto critiche dalle femministe per il suo lavoro, ma si è definito del “partito della felicità” e ha negato di essere di destra. Ha difeso gay e trans e ha parlato positivamente del Pride. Tuttavia, nel 2021 ha cambiato idea definendo i Pride come “pagliacciata”. Ha anche criticato i politici, affermando che votano l’anima al diavolo. Siffredi si è aperto sull’eventualità di avere figli gay e ha espresso supporto per adozioni gay e utero in affitto. Ha anche parlato dei suoi incontri con uomini.
Rocco Siffredi: dalle critiche alla politica, la sua visione del mondo e dei Pride
Rocco Siffredi, noto attore del settore pornografico, ha affrontato molte critiche da parte delle femministe negli ultimi anni, a causa del suo lavoro. In una recente intervista al Corriere di Bergamo, ha ribattuto a queste accuse e ha parlato anche di politica. L’attore ha respinto l’etichetta di essere di destra, sostenendo di essere del “partito della felicità”, in netto contrasto con il partito dell’amore di Moana Pozzi e Ilona Staller.
Siffredi ha difeso la sua posizione affermando di aver sempre sostenuto i diritti gay e trans, nonostante non abbia mai votato. Ha inoltre parlato del suo lavoro in Ungheria, dove risiede da oltre 25 anni, affermando di non aver mai incontrato problemi di censura, nonostante il regime considerato quasi dittatoriale del premier Viktor Orbán.
Il noto attore ha anche affrontato il tema dell’orientamento sessuale dei suoi figli, dichiarando che se fossero gay sarebbero comunque i suoi figli e che non avrebbe alcun problema al riguardo. Ha espresso supporto per adozioni gay e utero in affitto, sottolineando l’importanza di un cambiamento di mentalità verso la comunità LGBTQ+.
Nel corso degli anni, Siffredi ha partecipato al suo primo Gay Pride a Torino, descrivendo l’esperienza come positiva e inclusiva. Tuttavia, nel 2021 il noto attore ha espresso una nuova posizione sui Pride, definendoli “inutili pagliacciate” e criticando l’idea di manifestazioni per l’identità dei diritti gay. Ha evidenziato il rischio di una seppur lontana eteropride, provocando un dibattito sulla normalizzazione e sull’efficacia di tali eventi per la comunità LGBTQ+.
Rocco Siffredi: tra politica, Pride e cambi di opinione
Rocco Siffredi, famoso attore del settore pornografico, ha sempre suscitato polemiche e critiche da parte delle femministe per il suo lavoro. Tuttavia, in una recente intervista al Corriere di Bergamo, ha smentito di essere di destra e si è definito membro del “partito della felicità”. Ha difeso gay e trans e ha sottolineato di non essere mai stato interessato alla politica, nonostante risieda in Ungheria da oltre 25 anni.
In passato, Siffredi aveva dichiarato apertamente di essere favorevole all’adozione gay e all’utero in affitto, sottolineando la sua apertura mentale nei confronti della diversità sessuale. Tuttavia, il suo atteggiamento nei confronti del Pride ha subito un cambiamento nel corso degli anni. Se inizialmente aveva espresso entusiasmo per la manifestazione, definendola una festa colorata e inclusiva, nel 2021 ha criticato l’eccessiva politicizzazione dell’evento, sbattezzandolo come “pagliacciata”.
Siffredi, che si è anche soffermato sugli incontri con uomini, ha evidenziato la sua contrarietà alla continua separazione tra orgoglio gay e eterosessualità, ipotizzando sarcasticamente l’idea di un eventualmente “eteropride”. Questo cambio di opinione dimostra la complessità del suo pensiero e la sua volontà di ribaltare le convenzioni sociali, pur rimanendo sempre schietto e controverso nelle sue affermazioni.
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