Malta condannata per la repressione nei confronti dei cittadini di paesi terzi

Malta condannata per la repressione nei confronti dei cittadini di paesi terzi

La nave Geo Barents di MSF naviga nel Mar Mediterraneo verso l’Italia con 572 persone a bordo.
Malta non ha risposto alla richiesta di approdo, quindi MSF ha contattato le autorità italiane.
La situazione è sotto controllo, ma le 572 persone sono stipate sulla nave.
ONG maltesi condannano la repressione del governo verso cittadini di paesi terzi, affermando violazioni dei diritti umani.
Ci sono critiche per arresti e deportazioni improvvisi di cittadini etiopi che hanno vissuto legalmente a Malta.
Le ONG chiedono al governo di fermare le pratiche disumane e rispettare i diritti fondamentali di tutti gli individui, indipendentemente dalla loro nazionalità.

Emergenza umanitaria nel Mare Mediterraneo

La nave MSF Geo Barents sta navigando verso l’Italia con a bordo 572 persone, ma le autorità di Malta non hanno risposto alla richiesta di approdo. Di conseguenza, MSF ha inviato la richiesta alle autorità italiane. Attualmente la situazione è sotto controllo, ma 572 persone sono stipate sulla nave.

Diverse ONG maltesi hanno condannato la brutalità del governo verso i cittadini di paesi terzi, definendo tali azioni come generatrici di paura e violazioni dei diritti umani fondamentali. Cittadini etiopi legalmente presenti in Malta da anni stanno affrontando arresti e deportazioni improvvisi, suscitando critiche da parte di organizzazioni per i diritti umani e esperti legali.

Le azioni del governo sembrano essere guidate dall’opinione pubblica, con il primo ministro che ha ammesso di reprimere i cittadini di paesi terzi in risposta alle preoccupazioni della popolazione, nonostante la necessità di manodopera straniera per il mercato del lavoro. Le ONG chiedono al governo di fermare queste pratiche disumane e di rispettare i diritti umani di tutti, indipendentemente dalla nazionalità o dallo status migratorio. Il Commissario per l’infanzia ha invocato la regolarizzazione dello status delle famiglie migranti per proteggere i diritti fondamentali dei bambini nati o cresciuti a Malta.

Emergenza nel Mar Mediterraneo

Il mare Mediterraneo è nuovamente al centro dell’attenzione, con la nave Geo Barents di MSF che si sta dirigendo verso l’Italia con a bordo ben 572 persone. Le autorità maltesi hanno ignotato la richiesta di approdo, costringendo MSF a rivolgersi alle autorità italiane per cercare una soluzione. La situazione a bordo è al momento sotto controllo, ma 572 persone sono costrette a stare ammassate sulla nave in condizioni difficili.
La repressione del governo maltese nei confronti dei cittadini di paesi terzi è stata fortemente condannata da diverse ONG, che vedono in queste azioni una violazione dei diritti umani fondamentali sanciti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Cittadini etiopi che hanno vissuto legalmente a Malta per anni si trovano ora ad affrontare arresti e deportazioni improvvisi, suscitando critiche e preoccupazioni da parte di esperti legali e organizzazioni per i diritti umani.
Le famiglie e gli individui colpiti da queste azioni hanno costruito una vita a Malta e contribuito all’economia per lungo tempo. L’opinione pubblica sembra guidare le decisioni del governo maltese, che ha ammesso di rispondere alle preoccupazioni della popolazione locale, nonostante i bisogni di manodopera straniera. È urgente fermare queste pratiche disumane e garantire i diritti fondamentali di tutti, indipendentemente dalla loro nazionalità o status di immigrazione.
Il Commissario per l’infanzia ha chiesto al governo di procedere con cautela, per non mettere a rischio il benessere dei bambini nati e cresciuti a Malta. La comunità etiope e altre comunità emarginate vivono ora nella paura e nell’incertezza, mentre le ONG continuano a lottare per difendere i diritti umani di tutti gli individui, ribadendo che nessuno dovrebbe essere trattato come un criminale o un animale. È fondamentale rispettare la dignità e i diritti di ogni essere umano, come sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

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