Boccia: Nessun finanziamento del Ministero mai ricevuto, non soggetto a ricatti

Boccia: Nessun finanziamento del Ministero mai ricevuto, non soggetto a ricatti

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha chiarito la controversia riguardante il suo rapporto con Maria Rosaria Boccia, smentendo l’uso di denaro pubblico e dimostrando la natura affettiva della relazione. Sangiuliano ha mostrato prove documentali e smentito l’accesso ai dati sensibili riguardanti il G7 Cultura. Ha ammesso di aver considerato la nomina di Boccia come consulente per eventi, ma successivamente ha riconosciuto un potenziale conflitto di interessi e ha chiesto di interrompere il processo. Sangiuliano ha chiesto scusa alla moglie, al Presidente Meloni e ai suoi collaboratori per l’imbarazzo creato dalla vicenda.

Scandalo Boccia-Sangiuliano: la verità sul rapporto tra il ministro della Cultura e Maria Rosaria Boccia

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha recentemente rilasciato un’intervista in cui ha affrontato le voci riguardanti il suo presunto coinvolgimento con Maria Rosaria Boccia. Sangiuliano ha ribadito di non aver utilizzato fondi pubblici per finanziare i viaggi della Boccia, pagandoli personalmente con la sua carta di credito. Ha anche smentito qualsiasi forma di ricatto, affermando di essere stato pronto a dimettersi qualora il Presidente Meloni lo avesse richiesto.

Il ministro ha mostrato estratti conto e ricevute di pagamento per dimostrare la natura non pubblica della sua relazione con Boccia, la quale è iniziata durante la campagna elettorale per le europee. Inizialmente, Sangiuliano aveva considerato la possibilità di nominare Boccia come consulente per l’organizzazione di eventi, ma ha rinunciato a causa di un potenziale conflitto di interessi.

Sangiuliano ha assicurato che Boccia non ha mai avuto accesso a documenti classificati e che la sua presenza al Ministero è stata limitata. Ha anche chiesto scusa alla moglie, a Meloni e ai suoi collaboratori per l’imbarazzo causato dalla vicenda. Il ministro ha sottolineato la necessità di essere corretti e precisi nelle dichiarazioni, evidenziando la gravità delle conseguenze di un coinvolgimento in situazioni simili.

La verità sul rapporto tra Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha voluto fare chiarezza sul suo rapporto con Maria Rosaria Boccia, smentendo categoricamente di aver utilizzato fondi pubblici per finanziare i suoi viaggi. Sangiuliano ha affermato di aver pagato personalmente con la sua carta di credito i viaggi della Boccia e di non essere ricattabile, poiché non ha mai utilizzato denaro pubblico per fini personali.

Durante un’intervista al TG1, il ministro ha mostrato prove documentali, tra cui estratti conto e ricevute di pagamento, che dimostrano la veridicità della sua versione dei fatti. Sangiuliano ha chiarito che il suo rapporto con Boccia è nato durante la campagna elettorale per le europee e che inizialmente aveva pensato di nominarla consulente a titolo gratuito per l’organizzazione di eventi.

Tuttavia, dopo aver consultato legali e il suo capo di gabinetto, ha deciso di interrompere la nomina per evitare possibili conflitti di interessi. Sangiuliano ha anche assicurato che la Boccia non ha mai avuto accesso a documenti classificati o riservati riguardanti il G7 Cultura e che la sua presenza al Ministero è stata limitata a poche volte.

Il ministro ha chiuso l’intervista chiedendo scusa prima alla sua famiglia, poi alla Presidente Meloni per l’imbarazzo causato e infine ai suoi collaboratori coinvolti nella vicenda. La verità sul rapporto tra Sangiuliano e Boccia è stata così finalmente chiarita, mettendo fine ai pettegolezzi e alle false accuse.

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