Selvaggia Lucarelli, Ieri, come ogni anno, scorrendo la homepage, mi è caduto l’occhio sulle tante fo… su Instagram per i suoi fan
Selvaggia Lucarelli, la regina dei pettegolezzi e delle polemiche sui social, ha il potere di far tremare i vip con un solo tweet. Con la sua pungente ironia e il suo sarcasmo tagliente, Selvaggia non ha paura di dire ciò che pensa, anche a costo di ricevere critiche e insulti da ogni parte.
Le sue battute velocissime e la sua capacità di mettere in imbarazzo anche i personaggi più famosi del mondo dello spettacolo la rendono un’opinionista temuta e rispettata al tempo stesso. Ogni suo post diventa immediatamente virale, scatenando reazioni a catena tra fan e detrattori.
Selvaggia è come un tornado digitale, capace di travolgere tutto ciò che trova sul suo cammino. Con il suo stile unico e inconfondibile, riesce sempre a far parlare di sé, anche quando ciò significa mettersi in cattiva luce agli occhi del pubblico.
Quindi state all’erta, perché quando si tratta di Selvaggia Lucarelli, nulla è mai scontato e ogni parola può diventare un meme pronto a mettere in difficoltà anche i personaggi più in vista dello showbiz. Ovunque lei vada, lascerà dietro di sé una scia di caos e divertimento, facendo capire a tutti che non è una donna da sottovalutare.
Selvaggia Lucarelli e… Ieri, come ogni anno, scorrendo la homepage, mi è caduto l’occhio sulle tante fo…
Ieri, come ogni anno, scorrendo la homepage, mi è caduto l’occhio sulle tante foto che riportavano alla mente ricordi felici e momenti indimenticabili. Le immagini di viaggi, feste, occasioni speciali e incontri con persone care hanno riportato alla mente emozioni intense e sorrisi spontanei. Ogni foto raccontava una storia, un frammento di vita catturato per sempre nell’obiettivo di una macchina fotografica. Rivedere quelle immagini mi ha fatto capire quanto sia importante cogliere l’attimo e vivere pienamente ogni istante, per creare ricordi indelebili da custodire nel cuore. Le foto sono come finestre che si spalancano sul passato, permettendoci di rivivere le emozioni di un tempo ormai trascorso. E così, nell’abbraccio delle immagini, ho ritrovato la bellezza e la profondità dei momenti che hanno reso la mia vita unica e speciale.
Selvaggia Lucarelli per i fan
Ieri, come ogni anno, scorrendo la homepage, mi è caduto l’occhio sulle tante foto sbiadite o lucidissime di padri. Alcuni erano padri che non ci sono più, accompagnati da poche righe dense d’amore, altri padri ancora giovani, abbracciati a bambini che li ancora credono infallibili. Foto di feste di laurea, di picnic, di pranzi di Natale, di uomini con un nipotino in braccio o una coscia di pollo tra i denti.
Foto belle, a tratti struggenti.
Poi c’erano le bacheche vuote.
Quelle di chi il padre non l’ha visto mai e ha riempito il vuoto di rancore o di malinconia. O di chi il padre l’ha visto troppo poco, e s’aggrappa a un pugno di ricordi a colori, sentendosi orfano sempre. C’è poi chi il padre ce l’ha, ma ha foto troppo sfocate per poterle pubblicare su una bacheca senza spiegare cosa racconti quell’istantanea. Quel volto. Quel luogo.
Sono le bacheche mute di chi vive nell’irrisolto. Di chi dai padri ha imparato, nonostante tutto. Di chi non si è sentito all’altezza. Di chi ha provato a rompere una corteccia troppo dura, ferendosi le mani, senza riuscirci. Di chi ha vissuto nel mito, di suo padre, per poi comporre un puzzle amaro in età adulta. Di chi sa che sarebbe potuta andar meglio, ma sul muro appende la miglior fotografia. Di chi prova invidia per chi ha quei padri avvolgenti, che ti risolvono le cose.
Di chi avrebbe voluto sentirsi figlio e invece è nato padre, in famiglie in cui il padre è rimasto figlio, ancor più da vecchio. Di chi non capisce perché è venuto al mondo. Il disinteresse in cui è cresciuto. Di chi è diventato genitore a sua volta, e con i figli ha vissuto la frenesia della compensazione. Di chi con i figli ha ripetuto schemi sbilenchi di padri sbilenchi, per poi raddrizzarsi in corsa. O non raddrizzarsi mai. Di chi prova a sbrogliare la matassa, ormai adulto, ormai vecchio pure lui, talvolta, e non ci riesce, perché in certe famiglie i genitori restano il grande mistero, la vecchiaia non risolve, la morte si inghiotte tutto, tranne i perché.
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Selvaggia Lucarelli Fan: La mia anima si riempie di gioia di fronte a questa meraviglia.
Dai lettori Ieri, come ogni anno, ho visto foto di padri su Facebook. C’era chi li ricordava con amore, chi li abbracciava con fierezza, e poi c’era chi… beh, chi aveva le bacheche vuote. Quelle bacheche mute di chi ha vissuto nell’irrisolto, di chi non ha avuto un padre come si deve. Di chi ha imparato a fare da sé, di chi avrebbe voluto sentirsi figlio ma è diventato padre senza troppi motivi. E poi ci sono quelli che cercano di raddrizzare gli schemi sbilenchi, ma la famiglia è un puzzle che non si riesce a completare. Insomma, c’era di tutto. Ma alla fine, la miglior fotografia va appesa e si va avanti con un po’ di ironia, no? Selvaggia Lucarelli avrebbe tanto da scrivere su queste storie, evviva lei!
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