Kasia Smutniak svela il favoloso tatuaggio “Garuda” sulla schiena: il significato dietro il simbolo.

Kasia Smutniak svela il favoloso tatuaggio “Garuda” sulla schiena: il significato dietro il simbolo.

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La nota attrice Kasia Smutniak, con un nuovo tatuaggio mostrato sui social, ha sorpreso i suoi fan. Si tratta di un grande leone alato sulla schiena, simbolo di vittoria e unione tra opposti. Il tatuaggio, realizzato da Marco C. Matarese, ha attirato l’attenzione dei seguaci di Smutniak, che hanno elogiato il significato e la bellezza del disegno. La regista ha recentemente annunciato il suo ritiro dal mondo del cinema, spiegando che vuole seguire un nuovo percorso nella sua vita artistica. Con il suo documentario “Mur”, Kasia Smutniak ha debuttato con successo dietro la macchina da presa, raccontando una storia di accoglienza e conflitto nella sua Polonia nativa.

Kasia Smutniak mostra il suo nuovo tatuaggio: un leone alato sulla schiena

La nota attrice e regista polacca Kasia Smutniak, 45 anni, ha recentemente condiviso sui social il suo nuovo tatuaggio, un grande leone alato sulla schiena. Il disegno, sottile e articolato, è stato mostrato per la prima volta al pubblico durante la mostra del cinema di Venezia, dove l’attrice ha fatto la sua comparsa sul red carpet. Questo tatuaggio, denominato “Garuda, il leone”, rappresenta un animale mitologico nato dall’unione di due animali rivali, il leone e il Garuda, che simboleggiano la vittoria sugli opposti e l’unione tra cielo e terra.

Dopo l’evento a Venezia, Kasia ha deciso di condividere ulteriori dettagli sul suo tatuaggio tramite i social media, includendo anche dei video che mostrano il processo del disegno e il lavoro del tatuatore, Marco C. Matarese. I follower hanno mostrato apprezzamento per la bellezza e il significato profondo del tatuaggio, sottolineando l’importanza della simbologia tibetana rappresentata dal leone alato.

In una recente intervista, Kasia Smutniak ha rivelato la sua decisione di ritirarsi dal mondo del cinema. “Sono entrata in un’altra fase della vita e ho sentito l’esigenza di smettere”, ha dichiarato l’attrice. Nonostante la sua carriera di successo, Kasia ha deciso di seguire il suo istinto e di abbandonare il ruolo di attrice per dedicarsi a nuove sfide artistiche.

La nuova fase della vita di Kasia Smutniak comprende il suo debutto come regista nel documentario “Mur”, che affronta il ruolo della Polonia all’inizio della guerra tra Russia e Ucraina e mette in luce la questione dell’accoglienza dei rifugiati e della costruzione di muri al confine. Con il suo leone alato sulla schiena e il suo spirito ribelle, Kasia continua a stupire e ispirare il pubblico con la sua audacia e la sua determinazione a seguire il suo cuore e la sua arte.

Il nuovo tatuaggio di Kasia Smutniak e la sua decisione di ritirarsi dal cinema

Kasia Smutniak, attrice e regista di origine polacca, ha recentemente mostrato il suo nuovo tatuaggio, un grande leone alato, sulla schiena, sui social. Questo tatuaggio è stato esibito per la prima volta dalla star al red carpet della mostra del cinema di Venezia, dove ha esordito alla regia con il documentario Mur. Il disegno, dettagliato e artistico, copre il lato destro della sua schiena, attirando l’attenzione e l’apprezzamento di molti fan.

Il tatuaggio, chiamato “Garuda, il leone”, è stato realizzato da Marco C. Matarese e ha un significato profondo nel Buddhismo Tibetano. Garuda simboleggia la vittoria sugli opposti, rappresentando l’unione tra cielo e terra. Questo animale mitologico è nato dalla fusione di due animali avversari, il leone e il Garuda, creando un simbolo di forza e vittoria.

Nonostante il successo nel mondo del cinema, Kasia Smutniak ha recentemente dichiarato di voler abbandonare la sua carriera di attrice. In un’intervista, ha spiegato di sentirsi in una nuova fase della vita e di voler seguire nuove strade. La decisione di Smutniak di intraprendere questa nuova direzione è stata definita dalla stessa come una scelta audace e maturata in un momento positivo della sua carriera.

La talentuosa artista ha appena esordito come regista con Mur, un documentario che analizza il ruolo della Polonia all’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina. Smutniak focalizza l’attenzione sull’accoglienza dei rifugiati ucraini e sulla costruzione di un muro al confine bielorusso, dimostrando ancora una volta il suo impegno nel trattare temi importanti attraverso l’arte e il cinema.

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