Luigi Galizia confermato ergastolo: il killer del cimitero di San Lorenzo del Vallo ancora latitante

Luigi Galizia confermato ergastolo: il killer del cimitero di San Lorenzo del Vallo ancora latitante

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La strage del cimitero di San Lorenzo del Vallo rimane un caso aperto nonostante l’arresto di Luigi Galizia. Condannato all’ergastolo per l’omicidio di Edda Costabile e Maria Ida Attanasio, si pensa abbia agito per vendetta. Dopo la sua latitanza, è stato trovato a Sala Consilina grazie alla fidanzata. Il suo ricorso alla Cassazione è stato respinto e potrebbe ricorrere alla CEDU. La vicenda è stata tormentata da annullamenti e ricorsi, ma la condanna è stata confermata nel dicembre 2023. La difesa valuterà nuove strade legali dopo le motivazioni della sentenza.

La strage del cimitero di San Lorenzo del Vallo: il caso di Luigi Galizia

La strage del cimitero di San Lorenzo del Vallo continua a essere un caso aperto nonostante l’arresto di Luigi Galizia. Questi non ha mai ammesso di aver ucciso Edda Costabile e Maria Ida Attanasio, ma è stato riconosciuto colpevole e condannato all’ergastolo. Il motivo del delitto sembrerebbe legato all’omicidio del fratello Damiano Galizia, ucciso da Franco Attanasio, parente delle vittime.

Il processo a Luigi Galizia è stato travagliato, con due udienze in Cassazione. Dopo l’annullamento della prima condanna, un nuovo appello ha confermato la sentenza di ergastolo nel dicembre 2023. Nel frattempo, altre vittime legate al caso sono emerse, come Rosellina Indrieri e Barbara De Marco, uccise per vendicare un boss.

Luigi Galizia, recentemente arrestato a Sala Consilina, aveva tentato di nascondersi ma è stato individuato grazie alla sua compagna. Il ricorso straordinario depositato dall’imputato è stato respinto dalla Cassazione, che potrebbe aprire la strada a un possibile ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. La difesa di Galizia valuterà questa possibilità dopo aver esaminato le motivazioni della sentenza finale.

La strage del cimitero di San Lorenzo del Vallo: un caso ancora aperto

Nonostante la latitanza di Luigi Galizia sia giunta al termine, la strage del cimitero di San Lorenzo del Vallo rimane un caso non definitivamente chiuso. Galizia non ha mai ammesso di aver ucciso Edda Costabile e Maria Ida Attanasio, ma è stato riconosciuto colpevole dalla giustizia italiana e condannato all’ergastolo. Il movente sembrerebbe legato all’omicidio del fratello Damiano Galizia, ucciso da Franco Attanasio, figlio e fratello delle vittime.

Il processo è stato tormentato da complicazioni e ricorsi in Cassazione. Dopo l’annullamento della condanna all’ergastolo, è stata emessa una nuova sentenza confermando la condanna nel dicembre 2023. La famiglia di Patrizia Nettis si oppone alla richiesta di archiviazione, sostenendo che le indagini sono state carenti e le conclusioni irricevibili.

Luigi Galizia, dopo essere stato scarcerato, è stato trovato a Sala Consilina, grazie alle indagini condotte sulla sua fidanzata. Durante il blitz di arresto, Galizia non aveva documenti né armi con sé. La sua latitanza si è conclusa nel giugno scorso, portando alla luce dettagli sorprendenti sul suo cambiamento di aspetto rispetto alla foto segnaletica del 2016.

Anche se la Cassazione ha respinto il ricorso straordinario di Galizia, la battaglia legale potrebbe non essere ancora finita. La difesa valuterà la possibilità di ricorrere alla Cedu dopo il rigetto del suo ultimo ricorso, in attesa delle motivazioni della decisione. La strada per la verità sulla strage del cimitero di San Lorenzo del Vallo potrebbe ancora essere lunga e tortuosa.

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